Immagine okokMedio Oriente: le bombe continuano a piovere su Gaza e i civili, che secondo il sottosegretario di Stato Usa, John Kerry, sono usati come scudo da Hamas, continuano a perdere la vita. L’ennesima strage si consuma oggi a Gaza City e nel suo sobborgo Sajaya proprio mentre la Croce Rossa chiede ad Hamas e ad Israele che venga concessa almeno una breve tregua che possa consentire di mettere in salvo i moltissimi feriti. L’accordo per il cessar del fuoco viene raggiunto, ma dopo solo un’ora i combattimenti riprendono perché gli israeliani accusano i palestinesi di aver colpito violando così la tregua. L’Egitto, condannando duramente le operazioni militari di questi giorni, decide di intervenire aprendo il valico di Rafah con la Striscia di Gaza, per consentire il passaggio dei feriti.
Europa: ritrovate le due scatole nere e recuperati 196 corpi delle 298 vittime del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto lo scorso venerdì mentre sorvolava uno spicchio caldo di celo teatro di scontri tra russi ed ucraini.
Italia: continuano, sulle coste della Sicilia, gli sbarchi di migranti che presto saranno trasferiti nei centri di accoglienza in Campania, Reggio Emilia e Firenze.
I giorni passano, dunque, ma l’orrore, la paura, la disperazione resta a governare questo nostro mondo. Di guerra in guerra, ogni giorno si contano i morti vittime della violenza e della sopraffazione, Di guerra in guerra, ogni giorno si i politici internazionali discutono senza discutere per cercare di trovare soluzioni.
Forse la soluzione più semplice, e per questo mai provata, è quella suggerita oggi dal Papa: “Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace”