Secondo il premio nobel Elias Canetti «nell’oscurità le parole pesano il doppio». Figurarsi la musica. Ma la nostra epoca, abbagliata dai neon e dagli schermi al plasma, ha «dimenticato il buio, e con esso la purezza dei suoni». Ne è convinto il violinista napoletano Edo Notarloberti, promotore di un intrigante “Concerto al buio per piano e violino”, già sold-out tra teatri e gallerie di Roma e Napoli. E adesso Notarloberti, forte della collaborazione della psicologa sistemico-relazionale Maria Esposito, compagna d’arte e di vita, punta a una vera e propria “buioterapia” in forma di concerto.

L’appuntamento è per sabato 7 marzo alle 20.30 allo storico “Cinema Teatro Massimo” di Benevento, dove le luci caleranno rendendo le note protagoniste assolute della serata. A suonare al ensa che dilata l’impatto di uno spettacolo potentemente evocativo.

Secondo Notarloberti, infatti, l’ascolto nell’oscurità ha la capacità di modificare in maniera decisiva la percezione della musica e di un concerto, creando un momento di musica e introspezione in grado di disintossicare dalla frenesia estetica e dal caos percettivo del presente, riossigenando i sensi. «La perdita degli abituali punti di riferimento – spiega il musicista – consente di scoprire altre sensazioni e sperimentare nuove condizioni di ascolto». E’ universalmente noto, d’altronde, che chiudendo gli occhi si spalanca la dimensione del sogno e della fantasia, ma si dilata anche l’idea stessa della realtà.