I dati sul fatturato e sugli ordinativi dell’industria, resi noti ieri dall’Istat, confermano che l’intero sistema produttivo italiano è ancora in crisi e non s’intravede la fine della difficile fase congiunturale. A maggio 2014, infatti, rispetto al mese precedente, si rileva una flessione sia sul mercato estero, qui in misura maggiore, che su quello interno. In questa situazione si può solo rilevare che le imprese hanno sempre più difficoltà a stare sul mercato, tant’è che tantissime stanno chiudendo con gravi riflessi sul livello occupazionale.
Di fronte a questi dati il Governo deve intervenire immediatamente con un vero piano di rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, per dare un po’ di ossigeno alle imprese. Bisogna sostenerle con la possibilità di un accesso al credito più facile e con investimenti di risorse per finanziare infrastrutture, ricerca, innovazione e garantire l’occupazione.
“Si fa più impellente – rileva Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil di Avellino e Benevento – l’esigenza di aumentare i consumi e il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati, immettendo risorse nelle tasche degli italiani, riducendo le tasse sul lavoro e sulle pensioni e rinnovando i contratti. Solo così si potrà ricominciare ad allentare l’affanno che l’economia sta vivendo”.