renzi-madiaLa Uil di Benevento osserva come tutte le riforme – compresa quella della Pubblica Amministrazione – che si elaborano senza il coinvolgimento convinto di chi ci lavora sono destinate al fallimento. Non condividiamo la tesi dell’autosufficienza e pertanto rivendichiamo il ruolo di partecipazione nelle scelte. Per fare questo bisogna partire dalla soddisfazione economica dei pubblici dipendenti che vedono il loro salario individuale bloccato dal 2010, così come il contratto collettivo nazionale, nonché quello di secondo livello. Ciò non è più possibile. Va certamente richiesto il rispetto dei doveri da parte dei dipendenti pubblici, ma con altrettanta forza è necessario che siano rispettati i loro diritti, a partire dai rinnovi contrattuali. Peraltro, una Pubblica Amministrazione senza investimenti, comporta che il processo di cambiamento sia destinato a non fare passi avanti.
“Fino a oggi – dichiara Fioravante Bosco, leader della Uil sannita – si sono realizzati solo tagli e riduzioni di spesa che hanno ridimensionato l’efficacia del sevizio pubblico, unico strumento di distribuzione della ricchezza nel Paese. Bisogna invertire la tendenza e favorire, qualificando la pubblica amministrazione, chi ci lavora e lo stato sociale, che rimane lo strumento della stessa, e che ricopre un ruolo fondamentale nel sostenere economicamente anche i più deboli nella società”.