tartufiIn provincia di Benevento è significativa la presenza del tartufo. Tutte le specie commerciabili sono reperibili in varie zone o territori. Una particolare attenzione si deve però dedicare al tartufo bianco pregiato, il ‘Tuber magnatum Pico’, il quale è presente in grande quantità ed è di ottima qualità. Accade spesso, però, che i tartufi nostrani vengano maldestramente cavati anche in periodi non adatti alla raccolta.

Queste operazioni risultano ovviamente gravemente dannose e, per tale motivo, dal 1° al 30 settembre 2014, è stato disposto il fermo biologico per la ricerca e la raccolta di tutte le tipologie di tartufo su tutto il territorio della provincia di Benevento. Il Decreto, pubblicato all’Albo Pretorio on line della Provincia e firmato dal Commissario straordinario Cimitile, è stato assunto sulla scorta delle conclusioni della Commissione tecnica provinciale per la tutela del tartufo che aveva paventato la comprovata possibilità di un progressivo peggioramento dell’ecosistema qualora prosegua senza soste la produzione sia del ‘tartufo scorzone’ sia del ‘tartufo bianco’.

In base alle disposizioni della legge regionale n. 13 del 2006, che interviene proprio nella materia della ricerca e della raccolta del tartufo, le Province possono disporre il fermo biologico anche in aree territorialmente limitate per non meno di trenta giorni, qualora sia accertata la possibilità di alterare i fattori che permettono la riproduzione di questi funghi ipogei.