L’ultima attestazione, in ordine di tempo, giunge dalla Guida Oro, uno strumento fondamentale per il Seminario Veronelli, associazione senza scopo di lucro che da trent’anni promuove la cultura gastronomica secondo l’approccio e i valori appresi da Luigi Veronelli, che ne fu Socio Fondatore e Presidente Onorario. Da questo sodalizio, La Guardiense ha ricevuto la Menzione speciale per il Sannio Aglianico I Mille per L’Aglianico 2011, vino di punta della cooperativa e presentato a Expo 2015, nell’ambito di una delle più esclusive manifestazioni realizzate a oggi all’interno del Padiglione del vino.
‘I Mille per l’Aglianico’, è un nettare dedicato ai circa mille soci de La Guardiense e risultato di valore dell’omonimo progetto intrapreso dall’azienda volto alla valorizzazione dell’ aglianico che le è valso, nel 2013, il prestigioso ‘Oscar per la migliore innovazione nel vino’.
L’altro riconoscimento di prestigio riguarda i 3 Bicchieri del Gambero Rosso, attribuito alla Falanghina del Sannio Dop 2014. Una conferma importante, dunque, per un premio già ricevuto lo scorso anno (e con la stessa tipologia), in una graduatoria molto ambita e attesa del panorama enologico nazionale. Un verdetto che la dice lunga sulle potenzialità di un vitigno autoctono, dall’elevata versatilità (basta considerare che si presta bene dallo spumante al passito) e sul quale La Guardiense punta molto, essendo leader della produzione in Campania, con oltre 50.000 quintali.
La premiazione dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso si è tenuta a Roma nell’Auditorium Massimo e il premio è stato ritirato dalla dott.ssa Concetta Pigna, vice-presidente del sodalizio guardiese, in un evento conclusosi allo Sheraton Rome Hotel, con una singolare degustazione di oltre 400 etichette.
Resta da aggiungere un’altra affermazione importantissima, ottenuta dal Presidente Domizio Pigna, al quale è stato conferito il Premio Speciale Cooperazione, per la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2016, pubblicazione edita da Mondadori e curata da Daniele Cernilli, conosciuto anche come ‘Doctor Wine’ che, tra l’altro, ha scritto: “La Guardiense è una delle migliori cantine cooperative d’Italia e sforna ottimi vini a ottimi prezzi”.
“Questo risultato – ha rimarcato il presidente Domizio Pigna – ha una duplice valenza: da un lato conferma le scelte compiute in questi ultimi anni e dall’altro, dà nuovo impulso a un’azione amministrativa già ampiamente riconosciuta come valida e innovativa. È importante rilevare quanto bene stanno rispondendo i mercati internazionali alle politiche aziendali, principalmente orientate alla promozione di un prodotto che nel suo rapporto prezzo-qualità ha un riconosciuto punto di forza”.
“L’impegno dei soci – ha aggiunto – e degli amministratori, in questi anni, è stato caratterizzato dal desiderio di realizzare un progetto che mira alla produzione di vini di qualità che siano principalmente frutto della lavorazione di uve autoctone, quali soprattutto Falanghina e Aglianico. Di fondamentale importanza è stata anche la riconversione tecnologica e logistica dell’azienda, ispirata dalla sapiente ed intelligente azione del nostro enologo il dott. Riccardo Cotarella e il suo staff, ai quali va la nostra riconoscenza e la nostra stima per il prezioso lavoro che stanno conducendo per la crescita della nostra realtà”.