….Ed anche la terza giornata di ritorno è andata in archivio con la capolista alla quale basta il pari per allungare il vantaggio sulle immediate inseguitrici. Ma proprio in questo clima di euforia (ancora abbastanza compassata) forse è il caso di fermarsi un attimo e fare alcune considerazioni. Cominciamo col prendere atto che da dopo la sosta il Benevento ha affrontato squadre che giocano a calci e non a calcio, senza ricevere la giusta tutela dalla giacchetta nera di turno. Attenzione: non è fare vittimismo o piagnistei. Il campionato è ancora lungo e l’analisi esula dal distacco enorme fra la Strega e le dirette avversarie. Questa è una squadra a cui piace giocare a calcio e fa del tasso tecnico la sua arma di forza. Nulla da dire se gli avversari cerchino di limitare il gap tecnico impostando la gara sulla fisicità e sulla rudezza, molto da ridire se però l’arbitro consente, come già scritto, che una partita di calcio si tramuti in una caccia all’uomo senza prendere provvedimenti. Col Pisa è stato così, con il Cittadella è arrivata l’espulsione dopo che nella prima mezz’ora del primo tempo c’erano almeno tre gialli per i veneti per interventi lasciati impuniti, domenica sera Maistro e Gondo dovevano andare sotto la doccia anzitempo. Bene ha fatto Mister Inzaghi a rimarcare gli evidenti danni che la squadra sta subendo anche per di arbitri non all’altezza; forse in Società qualcuno dovrebbe cominciare a farsi sentire verso il Palazzo. Ribadisco: non si sta chiedendo tutela o protezione ma semplicemente che chi ha un fischietto in bocca sappia far bene il suo mestiere. Il girone di ritorno è tosto; le partite per raggiungere gli obiettivi prefissati diminuiscono ed i risultati per raggiungerli (salvezza, play off, promozione diretta) possono passare anche dal gioco maschio, impetuoso, fisico, purchè quest’ultimo non sfoci in un non-gioco comunque permesso. Assurdo espellere Improta dopo che ai granata è stato concesso di tutto; Kragl è uscito dopo l’ennesimo intervento dopo soli 20 minuti di partita. Il tutto poi si riassume nei mugugni del tifoso da palato fine beneventano che alla prima occasione non perde tempo per muovere critiche negative alla squadra. A questi tifosi pongo una domanda: se una squadra tecnica non viene messa in condizione di giocare a calcio, se ogni minuto c’è un fallo sistematico, un intervento non punito, una perdita di tempo, una ripartenza bloccata in modo volontario (tutte cose viste nelle ultime tre partite), mi dite come si puo’ esprimere il proprio gioco? Fatto questo lungo preambolo sui metri di giudizio arbitrale adesso vorrei passare ad un analisi più approfondita ma sempre ad ampio respiro su questo momento del campionato. La coperta è un po’ corta e spero non si riveli un azzardo aver lasciato liberi due slot over. I giocatori possono infortunarsi (Tuia, Tello, Kragl), possono essere espulsi (Improta) o squalificati per somma di ammonizioni (Maggio) e possono essere palesemente fuori condizione (ieri sera Coda e Viola sembravano due pesci fuor d’acqua); Vokic e Basit mai impiegati, Moncini sta carburando ma bisogna ancora vederlo nel pieno del gioco, idem per Barba o Gyamfy che si spera ripeta la prestazione col Crotone se chiamato in causa, tutte considerazioni che mi portano a pensare che ci sarà da battagliare non poco, anche alla luce del fatto che molto lentamente (e fortunatamente) i valori delle 4/5 squadre pretendenti al salto stanno pian piano venendo fuori. Squadre Come l’Empoli, il Frosinone, Spezia, Perugia, Crotone, in virtù di un mercato faraonico fatto a Settembre e poi in quello di riparazione, alla lunga diranno la loro. Auspichiamo soltanto che in queste ma anche in tutte le altre partite non saremo costretti a fare la conta degli uomini da mandare in campo e/o a commentare gli ennesimi arbitraggi di parte. Tralascio ulteriori considerazioni sugli “esperimenti sociali” che vorrebbero portare a stretto contatto le varie tifoserie. Non siamo pronti. Il Beneventano è flemmatico. Perché devo muovermi a fare un biglietto quando posso farlo pure Domenica? Perché devo andare allo stadio tre ore prima se ho la tracchiulella o il ragù da mangiare? Poi però non lamentatevi se vengono concessi biglietti a destra ed a manca visti i vuoti da noi lasciati. Su chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza preferisco stare zitto. In nome di quest’ultima si cerca il pelo dell’uovo in uno stadio che è un gioiellino (inviterei gli stessi membri di questa fantomatica Commissione a girare per gli altri stadi dove esistono ancora tribune con tubolari o vie di fuga ridicole), si vietano trasferte per delle insignificanti amichevoli d’Agosto per motivi di ordine pubblico o si fanno fare dei veri e propri giri dell’oca per giungere in un settore chiudendo sottopassi e vie di accesso. Peccato che tutto questo ieri sera non ci sia stato viste anche le scaramucce di fine partita: Pensateci prossimamente, così come chiedetevi pure se vale la pena bloccare degli accessi che invece risulterebbero comodi quanto gli ospiti non sono i 2000 Salernitani di ieri ma le poche decine di altre tifoserie.
Daniele Piro/Scugnizzo69