falanghinaSi alza domani il sipario sulla cinquantesima edizione del Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati che ogni anno richiama a Verona gli attori della filiera mondiale del vino. Un Vinitaly che si preannuncia di estremo interesse per il Sannio, con tante iniziative proposte dal Sannio Consorzio Tutela Vini per la promozione della variegata produzione enologica sannita, in grado di attirare un continuo crescente grado di attenzione.
A darne conferma è l’ultima attestazione ottenuta dalla Falanghina, che si afferma tra vini i bianchi più conosciuti in Italia. E’ quanto emerge da un estratto dell’indagine sulla brand awareness dei vini del Belpaese realizzata da Wine Monitor, l’Osservatorio di Nomisma sul mercato del vino, nato e pensato per supportare le imprese e le istituzioni della filiera vitivinicola italiana nella comprensione delle dinamiche di mercato, sia a livello nazionale che mondiale. Lo studio, realizzato per conto dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, è stato condotto a ‘notorietà assistita’: attraverso un elenco di dodici vitigni autoctoni, considerati tra i più popolari del Paese, è stato chiesto ad un campione rappresentativo di popolazione, quali fossero quelli conosciuti.
Il vino Falanghina si è piazzato al quinto posto, con un’alta percentuale di notorietà (62%), piazzandosi poco dietro il Tocai friulano (66%) e la Vernaccia (67%). Più avanti il Vermentino (76%), vino tipico di Sardegna, Tosscana e Liguria e al primo posto il vino marchigiano Verdicchio. Dietro il vitigno falanghina, a considerevole distanza, un altro vitigno campano, il Fiano (46%), il Traminer altoatesino (43%), l’emiliano Pignoletto (385) e il marchigiano-abruzzese Pecorino (37%). In coda l’Albana, l’Inzolia e il Nosiola (l’indagine completa sarà presentata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini al Vinitaly, lunedì 11 aprile nello stand della Regione Marche).