Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha appreso con viva soddisfazione la notizia dell’ accoglimento da parte del TAR
Campania del ricorso presentato dalla Regione Campania avverso il decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico. A seguito di ciò, infatti, il provvedimento è stato sospeso con la remissione alla Corte Costituzionale della la questione di legittimità della norma.
Il Decreto interministeriale, che dava esecuzione ad una norma della Legge di Bilancio statale 2023, elevava a 961 il numero degli studenti iscritti per gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado necessari
alla conservazione della autonomia della Dirigenza e della gestione amministrativa. Tale norma, come aveva paventato lo stesso Presidente Lombardi sin dal 6 dicembre del 2022 quando quella che era allora una proposta di legge del Governo era giunta nelle Aule Parlamentari, avrebbe determinato per il territorio sannita la cancellazione di numerose Dirigenze (non meno di di 11): la posizione di Lombardi fu subito condivisa dal Consiglio Provinciale di Benevento che si espresse
con voto unanime affinché la proposta non fosse approvata. Auspicio che, purtroppo, non fu recepito dal Parlamento. Ora, a tanti mesi di distanza ed alla vigilia delle determinazioni definitive sul dimensionamento scolastico provincia per provincia, infine è stata resa nota l’ordinanza del TAR Campania (Napoli, sez. IV),
che ha accolto la richiesta cautelare e di rimessione alla Corte Costituzionale presentata dalla Regione Campania che si opponeva alla cancellazione su tutto il territorio amministrato di ben 126 Dirigenze
scolastiche (che sarebbero passate da 965 a 839).
“La decisione del Tar Campania che ha accolto il ricorso della Regione Campania – commenta il Presidente Nino Lombardi della Provincia di
Benevento – ci fa trarre un grande respiro di sollievo perché di fatto significa la salvezza di un gran numero di Dirigenze scolastiche e relative strutture gestionali ed amministrative e consente anche alle aree montane dell’interno della Campania di poter conservare quei presidi essenziali della società civile che sono le Scuole. In territori tormentati, caratterizzati dallo spopolamento, dalla denatalità e dalla criticità dei trasporti, la norma che elevava a 961
il numero degli alunni iscritti era improponibile e assurda. Non era assolutamente accettabile che fossero messe sullo stesso piano aree
interne meridionali con le aree forti. Cancellare scuole, risorse e personale scolastico al Sud avrebbe costituito un vero e proprio attacco a questo territorio: la Provincia di Benevento aveva immediatamente denunciato questa operazione ed aveva richiesto con forza la revisione del provvedimento. Mi congratulo con la Regione Campania per aver portato avanti questa battaglia condividendo le ragioni delle aree interne che avevamo rappresentato con forza anche presso tutte le sedi decisionali della Regione stessa oltre che presso il Governo nazionale
ed il Parlamento. Il nostro augurio – conclude Nino Lombardi – è che questa decisione venga definitivamente archiviata nelle sedi
competenti”.