info_digitaleIl Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria, con l’operazione ‘Fenice’, ha portato a termine un’ attività di contrasto di portata nazionale sviluppata mediante l’analisi sul web della diffusione illecita di contenuti editoriali.
Nel tempo, lo stesso Nucleo Speciale è già stato delegato a svolgere indagini volte ad individuare i responsabili della pubblicazione di quotidiani e periodici, nazionali ed internazionali, disponibili gratuitamente ed integralmente agli utenti del web attraverso piattaforme illegali che non versavano i compensi spettanti ai titolari.
Andando a tracciare il percorso che permette ai pirati del web di acquisire ed offrire agli utenti il prodotto editoriale, è stata operata una massiccia opera di sensibilizzazione delle diverse testate stampa sull’importanza di monitorare il percorso delle copie elettroniche dei quotidiani diffusi attraverso i canali telematici. Attraverso, quindi, un innovativo metodo di tracciatura delle copie digitali messo a punto da primari gruppi editoriali nazionali, sono stati individuati n.5 soggetti, responsabili della diffusione illegale sul web, dei contenuti editoriali tutelati, acquisiti originariamente attraverso
regolari abbonamenti ai canali di diffusione digitale delle testate.

L’azione di contrasto posta in essere dalla Guardia di Finanza, resa più incisiva anche grazie all’innovativo metodo investigativo basato sul principio del ‘Follow the money’ (cioè la tracciatura delle risorse finanziarie che collegano i gestori dei siti pirata ai fornitori dei servizi offerti e pubblicizzati sui medesimi) ha permesso di aggredire anche questo
ulteriore sistema che, unito alla sensibilizzazione operata nei confronti delle attività economiche che utilizzano il web per le proprie campagne di marketing, ha portato ad una significativa diminuzione della presenza di marchi importanti sulle piattaforme web operanti in violazione alla normativa posta a tutela del diritto d’autore.

Pertanto, come disposto dalla Procura della Repubblica di Roma, sono state eseguite attività di perquisizione e sequestro di materiale informatico, nei confronti di soggetti di cittadinanza italiana residenti nelle province di Napoli, Carbonia-Iglesias, Brescia, Roma, Frosinone e Torino e contestualmente il sequestro preventivo di n. 10 siti web allocati su territorio Nazionale e l’oscuramento DNS di n. 5 siti web allocati all’estero.
Un recentissimo approfondimento sulla crisi dell’editoria in Italia sviluppato dall’ufficio studi
di Mediobanca, illustra che solamente nel 2014 si sono perse 400mila copie al giorno. Il calo dei lettori ha portato in 5 anni  ad una perdita di 4800 posti di lavoro di settore.