La sintesi perfetta l’ha tracciata il centrocampista Lorenzo Del Pinto, a poche ore dal giorno di Natale. “La serie A è tutto un altro mondo”, aveva detto. Un mondo che il Benevento sta esplorando in maniera traumatica, ma che ha conquistato con sudore e vittorie nella prima parte dell’anno che ci accingiamo a salutare. Dodici mesi fa stavamo scrivendo tutt’altro, spinti dall’esaltazione per un 2016 di altissimo livello sul piano dei risultati. La Strega chiuse quell’anno solare con 22 vittorie, 12 pareggi e sole 4 sconfitte; numeri che valsero ben 79 punti e un ringraziamento a base di emozioni per il primo approdo in serie B nella storia del club. Probabilmente a quel tempo ci speravamo, in una promozione in A, ma la cosa finiva lì. Si scontrava con l’immagine fantasiosa di un incrocio con Inter, Juventus e Milan. Per quanto ci potessimo sforzare a pronosticare qualcosa di simile, i fotogrammi di ciò che sarebbe stato in caso di vittoria del campionato o dei play off non venivano facili alla mente. Oggi tutto questo è realtà, e il Milan è stato addirittura bloccato sul pari al Vigorito da un gol del portiere Brignoli, tanto per dare un elemento in più di magia a tutto il resto. Nelle altre gare i giallorossi non hanno conquistato alcun punto, talvolta meritando di uscire dal campo con qualcosa in più dell’ennesimo ko. Ci piacerebbe dire che importa poco, ma sappiamo tutti che non è così. Il nuovo mondo della serie A ha finora regalato schiaffi sonori e lacrime amare che vanno in qualche modo vendicati. Il mercato di gennaio ci dirà quali saranno le prospettive future di una società ambiziosa che attraverso il presidente Oreste Vigorito non ha tardato a rilanciare la sfida nonostante una classifica deficitaria. Già ingaggiato il difensore centrale Billong, proveniente dal Maribor, nei prossimi giorni firmerà anche il brasiliano Guilherme, fantasista mancino arrivato dal Legia Varsavia e attento spettatore in tribuna per Benevento-Spal. Entrambi vantano presenze in Champions League, ma l’approdo di nessuno dei due – consentitecelo – risulta per tante ragioni più significativo del ritorno in campo del capitano Fabio Lucioni, a Genoa un leone indomabile. Sarà a disposizione con Chievo e Sampdoria, prima della sentenza del 16 gennaio che chiarirà definitivamente i contorni di una vicenda fastidiosa. Il primo colpo di mercato sarebbe senza alcun dubbio lui, orgoglioso rappresentante di un popolo che chiede a gran voce impegno e attaccamento alla maglia. Se c’è un desiderio da esprimere, le prossime ore saranno quelle giuste per farlo, tenendo ben presente che i sogni non conoscono limiti. Anche perché negli ultimi due anni, qui nel Sannio, l’impossibile poi è accaduto davvero.

Francesco Carluccio per Corriere Sannita

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