Il Benevento perde 3-2 a Marassi contro il Genoa e deve subito abbandonare la Coppa Italia Frecciarossa. Giallorossi in balia dei padroni di casa per gran parte dei novanta e più minuti di gioco, puniti da un Coda determinante in tutte e tre le marcature liguri. Al 35′ il capocannoniere dell’ultima serie B serve a Gudmundsson il più facile degli assist per l’1-0. Dopo soli nove minuti l’islandese fa doppietta dopo aver raccolto ancora una volta il servizio dell’attaccante di Cava de’ Tirreni e aver superato Paleari in uscita disperata. La reazione del Benevento si traduce in un calcio d’angolo battuto da Vokic che trova la testa di Glik a pochi minuti dalla fine della prima frazione. Nella ripresa è ancora il Genoa ad accelerare impegnando più volte Paleari. Il gol del 3-1 arriva al 63′ su calcio di rigore causato da una manata di Viviani a Sabelli e trasformato dal solito Coda. Solo nel finale, al 95′, la seconda marcatura giallorossa a firma di Karic, utile solo a rendere meno doloroso il passivo.
Genoa-Benevento 3-2
Marcatori: 35′ e 44′ Gudmundsson (G), 48′ Glik (B), 63′ su rig. Coda (G), 95′ Karic (B).
GENOA
Martinez; Sabelli (66′ Galdames), Dragusin, Coda (86′ Melegoni), Gudmundsson (73′ Yalcin), Bani, Ekuban (73′ Yeboah), Frendrup, Hefti, Badelj, Portanova (66′ Jagiello).
A disp.: Semper, Vodisek, Czyborra, Vogliacco, Favilli, Candela, Cassata, Besaggio, Masini, Kallon.
All. Alexander Matthias Blessin
BENEVENTO
Paleari; Letizia, Acampora (66′ Tello), Glik, Improta (74′ Farias), Foulon, Viviani (74′ Karic), Pastina, Vokic (66′ La Gumina), Koutsoupias (78′ Masciangelo), Forte.
A disp.: Manfredini, Lucatelli, El Kaouakibi, Thiam Pape, Insigne, Ionita, Talia, Sanogo, Barba, Capellini.
All. Fabio Caserta
Ammoniti: Hefti (G), Viviani (B), Letizia (B), Tello (B), Yeboah (G), Forte (B), Galdames (G), Melegoni (G).
Arbitro: Andrea Colombo di Como.
Assistenti: Valerio Vecchi di Lamezia Terme e Antonio Vono di Soverato.
Quarto Ufficiale: Adalberto Fiero di Pistoia.
Var e Avar: Luigi Nasca di Bari e Salvatore Longo di Paola.