Un gruppo di pendolari del Fortore gravemente penalizzati dalla scarse corse di trasporto pubblico su gomma nel loro territorio, ha inviato agli organi di stampa ed ai soggetti competenti in materia di trasporti pubblici, la nota che riportiamo qui di seguito. La speranza di questi cittadini è quella di ricevere quantomeno una risposta dagli addetti ai lavori.
“Da oltre due anni attendiamo risposta ad una petizione e al suo sollecito circa interventi concreti a tutela delle esigenze dei pendolari del Fortore che si servono del servizio di Trasporto Pubblico Locale su gomma. Inutile ogni commento rispetto a questa totale mancanza di riguardo e di sensibilità. La poderosa sforbiciata abbattutasi sulle linee a servizio dell’area di nord-est della Regione, cioé su una zona già difficilmente accessibile di suo, soprattutto nel periodo invernale, crea intollerabili disagi per i cittadini che vi risiedono. Il problema che non riusciamo però a comprendere è cosa impedisca, a parità di costi, di cambiare, spesso solo di pochi minuti, gli orari sulla tratta Benevento-San Marco dei Cavoti-San Bartolomeo in Galdo. Se mancano le risorse finanziarie per sostenere il numero già non elevatissimo delle corse di un tempo, non c’è giustificazione per non accogliere le nostre richieste.
Lo ricordiamo: al mattino, dal capoluogo le uniche corse sono quelle delle ore 7.00, 7.30, e 12.00 mentre nel pomeriggio sono solo delle ore 14.00, 16.10, 17.00 e 19.00. Gli operai e gli studenti, dunque, si trovano al cospetto di corse molte rarefatte che non corrispondono alle loro reali esigenze di mobilità.
Chiediamo nuovamente di sapere inoltre perché Etac, non aderendo ad Unico Campania, applica tariffe di viaggio che non sono economicamente sostenibili, costringendo l’utenza ad acquistare un altro abbonamento presso Amts per il trasporto pubblico cittadino. Ma soprattutto vogliamo sapere se la nostra dignità di cittadini italiani può ancora una volta essere calpestata”.