Il 26 gennaio 2023 scrissi un articolo dal titolo: “la Regione ha il potere di nominare un
“Commissario ad hoc” per il nuovo P.U.C.”. All’epoca il Sindaco era Ettore De Blasio. La Regione
dispone, in materia urbanistica, dei poteri sostitutivi rispetto all’Ente Comunale. La richiesta era
MOTIVATA dal fatto che il 30 dicembre 2019, la Giunta aveva adottato il nuovo P.U.C.. In tal caso
scattano le norme di salvaguardia ossia le misure che hanno il fine di evitare che il piano “in itinere”
possa essere pregiudicato da interventi edilizi autorizzati dal vecchio P.U.C., operativo dal 2008
(amministrazione capeggiata dal Sindaco Clemente Mastella).
Doppia beffa per i cittadini in quanto gli stessi, pur non potendo utilizzare i terreni per se stessi, né
venderli come edificatori, secondo l’interpretazione dell’Amministrazione De Blasio, erano
“costretti” a pagare l’I.M.U. per una “finzione giuridica”. Dal comportamento dei passati
amministratori è come se avessero affermato: “è vero che i fondi non possono essere utilizzati per
loro destinazione urbanistica, come invece risulta dai grafici comunali, però “fingiamo” che non è
vero e paghi ugualmente l’IMU”. Difatti nessun manifesto di esenzione è stato pubblicato per quei
terreni ed i cittadini hanno continuato a pagare. Ciò, ovviamente, ha determinato una reazione di
tantissimi ceppalonesi che hanno presentato osservazioni al nuovo P.U.C. per “retrocedere” i terreni
a destinazione agricola.
Il Decreto legge n. 4 del 24/01/2015 all’articolo 1 commi 1 e 2, ha stabilito che l’esenzione IMU
viene concessa ai terreni agricoli ricadenti nelle are montane o di collina delimitate ai sensi della’rt.
15 legge n. 984 del 27/12/1977. I territori sono stati individuati nell’elenco allegato alla Circolare
n.9/1993 del Ministero delle Finanze – Dipartimento Fiscalità Locale (Ceppaloni è stato inserito).
Ciò in ottemperanza ai criteri confermati dalla legge di stabilità 2020 n. 160 del 27/12/2019 art. 1
comma 758. Inoltre, all’art. 1 comma 13, Legge n. 208 del 28/12/2015, il quale prevede: “sono esenti
da IMU i terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali
(I.A.P.) iscritti alla previdenza agricola indipendentemente dalla loro ubicazione” (sinonimo di
situazione o posizione). L’art. 1 comma 1 del Decreto Legge n. 4 del 24/01/2015 prescrive l’esenzione
IMU per i terreni incolti situati nei Comuni Montani e concessi in possesso e gestione per uso
agricolo. Il concetto di possesso è disciplinato dall’art. 1140 codice civile il quale prescrive che lo
stesso rappresenta un diritto reale di godimento per chi, come il conduttore, detiene la cosa. La “ratio”
di tutto ciò è di favorire l’economia agricola nei Comuni disagiati ovvero gli Enti Locali in difficoltà
oggettiva, nei piccoli Centri Montani o collinari equiparati.
Di conseguenza, dopo quindici anni, il nuovo Piano Urbanistico Comunale è operativo. Questo fatto
riveste grande importanza, anche per la realizzazione di opere pubbliche strategiche, le quali non
possono essere finanziate se non sono previste nel P.U.C.. Per Ceppaloni capoluogo ho notato una
interessante variazione al P.U.C.: di fronte alla pizzeria all’ombra del Castello, alcuni ettari di terreno
sono stati destinati a “parchi pubblici”. All’ombra del Castello, è già disponibile un torrente, con
acqua limpidissima proveniente dal bosco. Si potrà, in tal modo, realizzare, in breve tempo, un’isola
ecologica, con parco giochi per bambini, supportata da idoneo parcheggio, il quale potrà essere utile
anche per le visite al vecchio ed antico maniero. Ma soprattutto, per stimolare lo sviluppo urbanistico
e la ripopolazione del territorio è fondamentale annullare la delibera n. 39 del 16/06/2021
(Amministrazione De Blasio). Allegata alla stessa c’è una tabella che prevede valori economici
lontanissimi dalla realtà locale, sulla quale bisogna pagare l’imposta al massimo consentito dalla
legge. Per esempio, ad una zona B, viene attribuito il valore di 70euro al metro quadro. Ad una zona
C di completamento 45 euro. L’area di espansione per l’edilizia sociale: 30 euro.
A mio giudizio, appena in vigore le norme di salvaguardia (dal 2019), l’IMU relativa a quei terreni,
NON doveva essere più fatta pagare.
L’atteggiamento dei rappresentanti del Comune dell’epoca, probabilmente, fu messo in atto per
cercare di ripianare i TRE milioni di debiti accumulati nel tempo. Tuttavia questa posizione è in netto
contrasto con l’art. 5 comma 5 d.lgs n. 504/1992 nonché con l’art. 51 D.P.R. n. 131/1986 T.U.R.
(Testo Unico Registro), i quali prescrivono che le valutazioni economiche vanno determinate in base
agli atti notarili che riguardano le varie zone (A-B-C-D-E). E’ sufficiente chiedere la copia dei rogiti
all’Agenzia delle Entrate di Benevento, per determinare i prezzi, ricorrendo, per la stima monetaria
alla media ponderata degli stessi.
Confido che i nuovi Amministratori vorranno, in breve tempo, porre fine a questa palese ingiustizia
fiscale e compilare una nuova tabella, in proposito, aderente alla realtà ed attenendosi al dettato legislativo