campolattaro_digaNell’ambito delle procedure di collaudo della Diga di Campolattaro, gestite e portate avanti dall’Azienda Speciale Asea si è giunti ad una fase molto importante. Dal 6 al 18 agosto, infatti, si effettuerà uno svaso della diga. 48 milioni di metri cubi di acqua saranno riversati nel fiume Calore ai fini di valutarne il comportamento della stessa e delle sponde alle condizioni di abbassamento del livello.
Si tratta di un’operazione richiesta dalla Commissione di collaudo ed autorizzata dall’Ufficio dighe di Napoli del Ministero delle Infrastrutture che si svolgerà in tutta sicurezza in quanto la portata del fiume Tammaro avrà un valore ben al di sotto della massima portata transitabile in alveo. Inoltre, la decisione di effettuarla in questo periodo risponde anche a precise esigenze ambientali e sanitarie, poiché il deflusso delle acque permetterà un deciso miglioramento dello stato ambientale del Calore, nel cui alveo il Tammaro affluisce, specie nel suo attraversamento della città di Benevento.
Delle operazioni di svaso si è già provveduto avvisare la Prefettura di Benevento e la Direzione Regionale della Protezione civile; verranno anche informati i comuni rivieraschi del fiume prossimi all’invaso. In particolare le zone interessate saranno tabellate con l’invito a non occupare l’alveo del fiume.
“Si tratta di un momento fondamentale per la diga di Campolattaro – ha commentato il presidente dell’Asea Alfredo Cataudo – in quanto si concretizza una tappa significativa nell’azione di collaudo. Al termine di questa operazione, nei prossimi mesi, si potrà procedere all’ultima fase degli invasi sperimentali portando finalmente in esercizio l’invaso. Non secondario sarà il risultato ambientale dello svaso, essendo nel merito un’operazione che potrà svolgersi ed essere regolamentata anche nei prossimi anni, nei momenti più critici per lo stato del fiume Calore. Siamo certi nella collaborazione delle istituzioni e dei cittadini per un regolare svolgersi delle operazioni di svaso”.