impianto 3Ruggiero, il vicesindaco di Foiano di Vlfortore, nella nota che di seguito pubblichiamo, ha espresso i suoi personali dubbi circa la fattibilità del progetto che dovrebbe riattivare l’impianto di compostaggio di Molinara, trasformandolo in un impianto a biogas.

“Un classico esempio della politica che non risponde ai bisogni della gente è fornito dall’impianto di compostaggio di Molinara, opera pubblica ereditata dalla gestione commissariale del ciclo dei rifiuti durante l’ultima crisi in Regione Campania. Impianto capace di trattare circa 4.000 tonnellate di umido, quanto prodotto da tutti i comuni del Tammaro e del Fortore, ed oggi di proprietà della Provincia di Benevento. E’ paradossale constatare che tantissimi paesi delle nostra zona sono costretti a trasportare la frazione umida dei rifiuti, che contribuisce notevolmente alla percentuale di raccolta differenziata, verso piattaforme in provincia di Avellino, Foggia o Campobasso, a costi esagerati. Una tonnellata di umido viene smaltita al costo di 160/170 euro, mentre i costi di trasporto oscillano fra i 400/600 euro per ogni scarrabile trasportato, spesso semivuoto considerato che non è possibile trattenere oltre le 72 ore la frazione organica dei rifiuti. La Provincia di Benevento ha circa 10 milioni di euro di fondi europei per riattivare questo impianto, facendone però un impianto a biogas capace di trasformare il digestato, ovvero il risultato della digestione anaerobica della parte organica dei rifiuti, in compost e producendo biogas in grado di alimentare un generatore elettrico. Un’opera molto costosa che se finanziata con i fondi europei non potrà nemmeno contare sugli incentivi che il gestore dei Servizi Elettrici concede per questi tipi di impianti. Trovo assurdo che si racconti ancora la favola che questi impianti serviranno a smaltire i liquami zootecnici degli allevamenti bovini considerato che gli allevatori più vicini, come quelli di San Giorgio la Molara, certamente non si metteranno la mattina a trasportare il letame verso questo impianto. Sarebbepiù giusto, invece, creare direttamente in loco impianti di piccola taglia che non superino i 100 Kw, come ne esistono in Pianura Padana. Riattivare questo impianto nella originaria concezione, ammodernandolo con le ultimissime tecnologie rappresenterebbe invece un enorme vantaggio per tutti i Comuni della valle e costerebbe quasi dieci volte meno. La diminuzione sia nei costi di smaltimento, sia nel trasporto avrebbe il risultato di una drastica diminuzione dei costi di gestione del ciclo dei rifiuti per tutti i Comuni e di conseguenza per i cittadini fortorini. Il Comune di Molinara oltre alla royalty riconosciuta per legge su ogni tonnellata sversata potrebbe richiedere anche l’esenzione dal pagamento per l’utilizzo dell’impianto, che se accoppiato alla scomparsa dei costi di trasporto, significherebbe dimezzare la tassa per lo smaltimento dei rifiuti per i propri cittadini. Di tutto questo non se ne parla, si passa il tempo a discutere se dire si o no in funzione di quello che pensa la gente, come fa l’Amministrazione di Molinara dimenticandosi così che fondi pubblici sono stati buttati al vento, che la gente continua a dissanguarsi per pagare le bollette e che la politica passa il tempo solo a pensare ai grandi progetti spesso irrealizzabili. Se sarò eletto al Consiglio provinciale di Benevento questo sarà un mio primissimo impegno”.