“Nel nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera presentato da Caldoro, le ambulanze medicalizzate passeranno da dieci a sei. Così, il presidente della Giunta ha messo nero su bianco l’ennesimo sgarbo alla provincia di Benevento”. Attacca a gamba tesa il consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione speciale per la Trasparenza, Giulia Abbate, sul sistema di trasporto infermi che rischia, in prospettiva, di essere depauperato ulteriormente con grave rischio per il territorio sannita, così come riportato, nei giorni scorsi, dalla stampa.
“Il provvedimento varato dalla Giunta Regionale – continua il presidente Abbate – comporterà che solo sei delle ambulanze del servizio di emergenza avranno il medico a bordo. Un provvedimento, questo, voluto e imposto dal Governo nazionale, ma che Caldoro ha applicato non tenendo conto delle peculiarità e delle esigenze delle aree interne. Sarebbe impensabile, in un territorio come il nostro, che già soffre la scarsità di strutture sanitarie e collegamenti infrastrutturali inadeguati, privare un’ambulanza della figura di un medico”.
“Si tratta dell’ennesimo sopruso ai danni del Sannio. Stanno allontanando la sanità – conclude il consigliere regionale – dai cittadini, invertendo il principio della territorialità con quello di ospedalità. Sono d’accordo con i sindacati: si tratta di una decisione semplicemente assurda. Confermo la massima disponibilità a un confronto e a un approfondimento sull’argomento. Non possono essere sempre le aree interne della Regione a pagare il prezzo di decisioni imposte dall’alto, senza alcuna consultazione con gli attori del territorio”.