Oggi 12 maggio, l’Unione degli Studenti-Benevento ha deciso di boicottare le prove Invalsi ed organizzare un’assemblea pubblica in piazza Risorgimento.
Le prove Invalsi sono state boicottate dal sindacato innanzitutto perché portano all’omologazione degli studenti, accentuando il divario culturale tra nord e sud, ma anche perché operano fratture all’interno della comunità scolastica, attuando un processo di esclusione di persone con Disturbi Specifici di Apprendimento.Questi test, inoltre, vengono finanziati dallo stato con 14 milioni di euro, i quali potrebbero essere invece destinati alla manutenzione dell’edilizia scolastica. Le prove Invalsi condizionano la libertà d’insegnamento degli insegnanti, i quali spesso interrompono il loro programma per preparare gli studenti a questi test. Ma, soprattutto, sempre secondo gli studenti, i test si basano su un sapere nozionistico che non coinvolge la capacità critica dello studente, il quale deve invece limitarsi a scrivere delle crocette su un foglio. Le prove, infine, non sono realmente anonime (come molti vogliono far credere!) poiché presentano un codice in prima pagina che corrisponde ai dati degli studenti sul registro scolastico. La pratica del boicottaggio è divenuta, dunque, l’unica risposta concreta che gli studenti hanno potuto dare alla somministrazione di queste prove.