Poteva e doveva essere un compleanno particolare, oltre che storico e di grandi festeggiamenti, per la serie A virtualmente riconquistata e perchè l’evento ricade nella stagione del novantesimo anniversario della nascita del Benevento calcio. Sarà, invece, un anniversario celebrato in sordina come richiede giustamente il momento anacronistico, delicato e particolarmente difficile per il Sannio e la penisola intera a causa del cornavirtus. Oggi ricorre il compleanno giallorosso di Oreste Vigorito e della sua famiglia ai vertici della squadra di calcio. Siamo arrivati a quattordici anni. E si tratta di record assoluto e difficilmente ineguagliabile per quanto concerne la durata e la continuità, a parte le promozioni: una storica in serie B anche se quell’anno per la casistica al vertice c’era Pallotta, una in serie A, un’altra dalla C2 alla C1 e soprattutto quella virtuale di questa stagione a suon di record di nuovo in A. Questo il bilancio che parla anche di innumerevoli partecipazioni ai play off, una sola retrocessione dalla A alla B e sempre programmi di vertice con una crescita generale indiscussa. A livello organizzativo e di immagine gli altri sforzi compiuti in questi anni, grazie anche alla vicinanza ed alla collaborazione della tifoseria, delle autorità, delle istituzioni e della stampa locale. Gradualmente c’è stata una crescita, ma è evidente che bisogna ancora migliorare e completare il processo che giocoforza deve tenere conto del coinvolgimento della città in tutte le sue componenti anche perchè non bastano i risultati per essere “perfetti”. Ma questo è un aspetto marginale considerato che Oreste Vigorito in questi 14 anni ha registrato grossi miglioramenti ed anche un inserimento nel cosiddetto “palazzo” sia pure in punta di piedi. Emblematiche anche le scelte come quella del ds Foggia, una scommessa stravinta dopo che in passato purtroppo c’erano stati semi-flop dei vari Mariotto, Bifulco, Di Somma, Pastore e compagnia.
Venerdì 17 marzo 2006 con la firma dell’acquisto della società dal gruppo Tescari nello studio del notaio Giovanni Iannella l’inizio del grande sogno, della grande avventura. Quella sera insieme a Oreste c’era anche un altro grande, quello che ha progettato il “palazzo” che adesso tutta l’Italia ammira, il compianto Ciro Vigorito, uomo di grande equilibro, organizzatore e lavoratore oltre che esperto di calcio e in particolare di giovani (porta la sua firma la conquista dello scudetto Berretti nel 2009). Oreste Vigorito in quella occasione disse che si era comprato un’emozione. La vera verità è che è riuscito nel compito, ma nel frattempo le emozioni le sta regalando anche al popolo giallorosso al di là di tutto.
Auguri giallorossi anche se in questi giorni si ha qualche remora a farli. Ma diciamo che i nostri sono sommessi e rivolti al lavoro fatto ed a quello da fare… Un abbraccio virtuale lassù a Ciro il grande, ma anche agli altri componenti “calcistici” Valentina e Rosanna Vigorito, oltre che Diego Palermo attuale colonna del settore giovanile e Manuel Landaida.