L’attività di monitoraggio del territorio e info-investigativa condotta dalla Polizia di Stato di Benevento ha permesso di mettere a segno un’importante operazione con l’arresto di un latitante dell’est insieme ai quattro complici con i quali stava tentando di mettere a segno una serie di furti nell’area della Valle Telesina.
​A seguito delle recenti riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocati dal Prefetto di Benevento, il Questore di Benevento Giuseppe Bellassai ha infatti disposto una straordinaria intensificazione dei servizi in tutta l’area telesina rafforzando il monitoraggio dei punti di accesso nel Sannio dalle vicine province di Napoli e Caserta in particolare lungo la Statale 372 “Telesina” e la Fondovalle Isclero.
​Ed è proprio nell’ambito di questi controlli capillari e diffusi in tutti i Comuni dell’area che dopo la mezzanotte sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Telese Terme coordinati dal Vice Questore Flavio Tranquillo a seguito dell’attivazione dell’allarme dell’impianto di sicurezza della centrale di sollevamento della società Alto Calore Servizi in via Monticelli a Solopaca.
​Dalle prime verifiche effettuate è emerso che il lucchetto di un deposito di rame, che in seguito è risultato essere stato già oggetto di tentato furto, era stato divelto.
​Immediatamente sono scattate le ricerche dei malviventi in condizioni meteo non facili tra nebbia e pioggia battente.
​Intorno alle 4 di stamattina il personale in servizio di perlustrazione del territorio ha però intercettato lungo la Statale 372 Telesina una vettura con targa straniera in uscita dallo svincolo di Solopaca diretta verso Caianello. A bordo del veicolo vi erano cinque uomini di nazionalità straniera: quattro sono risultati essere pluripregiudicati con reati specifici mentre uno di loro era incensurato.
​Condotti presso gli uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Telese Terme gli agenti hanno proceduto al fotosegnalamento e alle formalità di rito con denuncia in stato di libertà per tentato furto aggravato e per possesso di arnesi atti allo scasso.
​Dalla perquisizione del veicolo è stato ritrovato nel vano posteriore un cacciavite di 30 centimetri, una felpa con cappuccio bagnata e sporca sia di erba che di terriccio, alcune scarpe inzuppate di acqua, un cappuccio per travisamento e un guanto.
​Dall’esame dei precedenti Afis (Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte) è risultato che in passato il latitante aveva fornito alle Forze dell’Ordine nomi falsi. L’accurata verifica di ciascuno dei numerosi alias forniti ha fatto emergere un ordine di carcerazione emesso nei confronti dell’uomo dalla Procura generale della Corte di Appello di Napoli. A suo carico sono risultati 31 episodi tra furti e tentati furti in concorso con una condanna complessiva a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
​Alla luce di quanto accertato e in esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dalle Autorità Competenti il latitante è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.