Tre gol di qua, tre gol di là. In attesa di sistemare al meglio i meccanismi della retroguardia recuperandone gli interpreti, le indicazioni del reparto avanzato sono linfa vitale per Bucchi. Sei gol segnati e cinque incassati nel giro di due partite, differenza reti che si attesta sul +1 e qualcosa ancora da limare. Già perché il Benevento visto nella prima frazione al ‘Penzo’ è apparso squadra di categoria superiore, capace di orchestrare trame di gioco elaborate e aggredire gli spazi sia in fase di possesso che in contropiede. Nel secondo tempo un approccio più remissivo e docile ha spianato la strada a numerosi interrogativi e alle convinzioni in crescita di un Venezia assai modesto. Vincere in laguna chiaramente resta un’impresa per chiunque sia per le insidie presentate da una trasferta atipica che per la collocazione dell’impianto. Ecco perché il 3-2 giallorosso resta un colpaccio da non sottovalutare al quale tuttavia va data fin da subito una certa continuità.

L’abbassamento delle squadre iscritte al torneo di serie B ha comportato anche un cambiamento nelle tabelle di marcia. Il campionato si è trasformato da una maratona a una gara di 3000 siepi nella quale dosare bene le energie è importante ma non fondamentale quanto superare gli ostacoli con veemenza.

L’avvio di campionato degli uomini di Bucchi, sul piano caratteriale, ha fornito già diverse certezze. L’impatto sul match degli elementi provenienti dalla panchina, la convinzione di recuperare la sfida con il Lecce e l’unione con cui si è affrontato l’ultimo quarto d’ora a Venezia sono segnali importanti in vista di un derby che può già rappresentare un viatico importante. La Salernitana si è presentata ai nastri di partenza senza tanti proclami ma nelle prime uscite ha lasciato intendere di non voler scherzare. Ad accompagnarla ci saranno 1600 tifosi che si confronteranno con la splendida cornice del Ciro Vigorito. Lo spettacolo sugli spalti non mancherà di certo, speriamo sia così anche sul rettangolo verde.

 

Francesco Carluccio per Corriere Sannita

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