“Anche la produzione vinicola del Sannio potrà dimostrare di essere sostenibile e al passo con i tempi. Con l’approvazione del disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola da parte del Ministero delle Politiche Agricole, l’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema all’avanguardia. Attraverso un logo distintivo, i vini italiani e quindi anche le produzioni sannite potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali”. Cosi Pasquale Maglione, deputato M5S a commento dell’emendamento che ha istituito il sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).

“Giunge così a compimento – prosegue – il percorso tracciato dalla norma che abbiamo voluto introdurre nel Decreto Rilancio, che raccoglie il lavoro compiuto negli ultimi anni dall’intera filiera del vino nel solco delle principali strategie comunitarie ‘Green Deal’ e ‘Farm to Fork’. Un valore aggiunto per il comparto vitivinicolo nazionale, leader nel mondo, e un fattore rilevante per i consumatori e il mercato, anche in questo momento in cui sembra che le tematiche relative alla sostenibilità ambientale siano passate in secondo piano, dinanzi ai drammatici scenari internazionali”.

“Attraverso il lavoro del CoSVi (il comitato della sostenibilità vitivinicola a cui partecipano Mipaaf, Regioni, Crea, Accredia e, a titolo consultivo, i produttori) – aggiunge Maglione – sono state messe a sistema le buone pratiche da seguire in campo e in cantina per garantire il rispetto dell’ambiente, la qualità e la sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini e un adeguato reddito agricolo”.

“Nell’attesa che si completi il processo di integrazione dei diversi sistemi di certificazione, si utilizzeranno procedure e standard previsti dal SQNPI” conclude.