foto_p_isaia[1]E’ iniziato ieri, con la Prima Sessione pubblica dell’Inchiesta diocesana, il Processo di Canonizzazione di Padre Isaia Columbro, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori che proprio il 13 luglio di 10 anni anni fa concluse il suo cammino terreno.

Il frate nasce a Foglianise l’11 febbraio 1908, inizia il suo cammino vocazionale a soli 11 anni e si ispira totalmente a San Francesco d’Assisi di cui imita le virtù della semplicità e dell’umiltà. Anche se la sua esistenza monastica si svolge per lo più nel convento della Madonna delle Grazie di Benevento e in quello della Santissima Annunziata di Vitulano, la sua fama si estende al di là di questi confini, tanto che diventa il punto di riferimento spirituale per i fedeli provenienti da diversi luoghi della Campania. Lo stesso padre Pio, indicava alla gente del Sannio, quando non potevano recarsi da lui a San Giovanni Rotondo, il fraticello come una guida sicura. Nonostante la sua vita semplice e umile, ai suoi funerali sono accorse persone oltre che dal Sannio, anche dall’Irpinia, dal Lazio e da altre regioni confinanti. La stessa fiumana di gente che, ieri, ha voluto partecipare alla prima fase del Processo di canonizzazione del ‘suo’ Padre Isaia , anche se, come ha detto il Vescovo Mugione: ” Nei vostri cuori è già Santo”.

Il processo di canonizzazione del Servo di Dio prevede due fasi, la prima diocesana e poi quella romana. Ieri si è aperta ufficialmente quella diocesana, sulla vita, le virtù e la fama di santità del frate, nella Basilica della Santissima Annunziata di Vitulano, alla presenza dell’Arcivescovo di Benevento, di numerosi prelati, dei Sindaci dei comuni della Valle e delle autorità militari. La cerimonia è iniziata con il pellegrinaggio in preghiera presso la tomba di Padre Isaia, nel cimitero di Vitulano, successivamente, in Basilica, c’è stata la concelebrazione religiosa, presieduta da Monsignor Mugione e, a seguire, l’apertura della Prima Sessione Pubblica dell’Inchiesta diocesana. Si è quindi insediato il Tribunale con il giuramento del Vescovo, del Vicepostulatore, Padre Domenico Tirone, del giudice delegato, Monsignor Pietro Florio, di Monsignor Giuseppe Errico, Promotore di giustizia, del Dott. Giorgio Varricchio, Notaio-Attuario e dei Componenti della Commissione di esperti in storia ed archivistica, Mons. Abramo Martignetti quale Presidente e  il Prof. Ulderico Parente e Fr. Davide Panella come periti. In questa prima fase il tribunale ecclesiastico è chiamato ad acquisire scritti e ad ascoltare le testimonianze, al fine di documentare la santità. Al termine dell’inchiesta diocesana, tutto il materiale raccolto sarà inviato alla Congregazione dei Santi per la seconda fase.

Il Ministro provinciale, al termine della Prima sessione dell’Inchiesta diocesana, ha ringraziato tutti i presenti, in particolare i componenti del Tribunale e della Commissione storica per l’incarico accolto, ma anche coloro che in questi dieci anni hanno contribuito con il loro lavoro a raccogliere e catalogare tutto il materiale appartenuto a Padre Isaia.

Il rito si è concluso con la preghiera per chiedere la glorificazione del Servo di Dio, tra la commozione e l’emozione di tutti i presenti.