Nei mesi di novembre e dicembre, la Rete di Economia civile “Sale della Terra” ha programmato tre giornate di sensibilizzazione in materia di tratta e grave sfruttamento degli esseri umani. 

Sale della Terra da anni si occupa della presa in carico di vittime di violenza e di tratta: il 26 novembre, il 2 e il 16 dicembre sono altre tre tappe di un percorso partito nel 2016, anno in cui fu uccisa a Benevento Esther, una donna nigeriana costretta a prostituirsi.

Da quell’episodio, ha preso il via il progetto Esther, per non dimenticarenell’ambito di “Liberi di partire, liberi di restare”, l’azione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) sul diritto allo spostamento dei popoli.

Dell’iniziativa promossa nelle tre giornate tra novembre e dicembre è Responsabile Mariaelena Morelli, psicoterapeuta, coordinatrice del progetto “Fuori Tratta” e di tutti i Progetti SAI della Rete “Sale della Terra”.

L’intento è di “provocare” partecipazione da parte soprattutto degli studenti, così come avvenuto nell’evento organizzato presso l’Orto di Casa Betania di Benevento, durante la giornata europea contro la tratta del 18 ottobre scorso nell’ambito del progetto Fuori Tratta: in quell’occasione, infatti, molti ragazzi presenti al banchetto informativo si sono interessati  al fenomeno dello sfruttamento mostrando, alla spiegazione del progetto e alla visione dei video, un alto grado di coinvolgimento emotivo