La Uil Avellino/Benevento comunica che la Ragioneria dello Stato ha fotografato l’andamento dei livelli occupazionali del 2016 nella nostra Pubblica amministrazione. Dalle tabelle si evince che i lavoratori della Pubblica amministrazione sono diminuiti di 10mila unità. Questo dato, a essere precisi, è il risultato della differenza tra i 30mila dipendenti in uscita e i 20mila in entrata, tutti ovviamente precari. La Ragioneria dello Stato riporta, nuovamente, anche il progressivo invecchiamento di quella stessa popolazione lavorativa (la media è di 50,34 anni). Tutto ciò è il risultato di anni di blocco del turn over e dell’estensione dei requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso alla pensione.
Una pagina del nostro Paese che finalmente, nel 2018, si avvia a conclusione attraverso i processi di stabilizzazione dei tanti precari della Pubblica amministrazione e con l’indizione di nuovi bandi di concorso che permetteranno quel ricambio generazionale fondamentale per il buon funzionamento delle nostre istituzioni.

“La svolta è stata resa possibile – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – grazie all’accordo del 30 novembre 2016 fra sindacati e governo, che di fatto ha riaperto dopo quasi dieci anni di stallo le porte della Pubblica amministrazione. L’obiettivo che abbiamo voluto perseguire, come Uil, è stato proprio quello di ribaltare i dati odierni per una Pubblica amministrazione più giovane, e soprattutto non più precaria. Anche la dinamica degli aumenti salariali, che è pari a un incremento dello 0,079%, dimostra la necessità immediata di concludere la stagione contrattuale. Non è più tempo di schermaglie – conclude il sindacalista – ma è ora che si avviino le fasi conclusive dei tre contratti ancora aperti”.