E’ stato presentato a Benevento il progetto RIDRO – Risorse idriche integrative e prevenzione del rischio idrogeologico e di desertificazione – attraverso una rete di laghetti collinari. Un progetto finanziato dal Fears nell’ambito del PSR 2014/2020 della Regione Campania –Mis. 16.5.1 e  che ha come soggetto capofila ATS Associazione Olivicoltori Sanniti – Società Cooperativa Agricola A.O.S. di Benevento. Le aree oggetto dello studio pilota sono localizzate nei territori comunali di Telese, Solopaca, Castevenere.

I lavori sono stati aperti da Raffaele Amore, presidente dell’Aos Benevento capofila che ha salutato e dato il benvenuto ai presenti, così come il sindaco di Telese Terme Pasquale Carofano. Ad entrare nei particolari del progetto è stato Carlo Coduti funzionario della Direzione Generale 07- politiche agricole, alimentari e forestali – UOD 11 servizio territoriale di Benevento e il responsabile tecnico-scientifico del progetto il professore Francesco Maria Guadagno, ordinario di geologia applicata presso l’Unisannio. Nel corso dei lavori è stato rilevato che “Il progetto collettivo vuole costituire un’occasione per sviluppare approfondimenti finalizzati ad una corretta e  compatibile gestione delle risorse idriche, anche in funzione di integrare le attuali disponibilità in un’ottica di mitigazione degli effetti dei mutamenti delle condizioni meteoclimatiche”. 

Gli obiettivi generali saranno raggiunti attraverso le seguenti azioni: “Definizione degli assetti geologici, idrologici ed idrogeologici delle aree prescelte in funzione delle necessità e delle caratteristiche del reticolo idrologico anche in funzione delle problematiche erosive e di dissesto; definizione delle attuali disponibilità di risorse idriche delle aziende coinvolte anche in relazione ai consumi ed agli sviluppi futuri; sviluppo di linee-guida operative sulla gestione delle acque negli ambiti prescelti e proposta di tipologie di interventi attraverso la ideazioni di invasi e delle opere; e definizione di progetti pilota aziendali o di associazione di aziende finalizzati alla creazione di laghetti collinari anche nel quadro della mitigazione dei rischi in un programma di gestione delle acque”. Poi sono stati evidenziati i diversi obiettivi del progetto: rafforzamento del concetto e della cultura della prevenzione da dissesto idrogeologico sul territorio di riferimento; creazione di un partenariato iniziale che, insieme al soggetto capofila e al partner di ricerca coinvolto, contribuisca alla diffusione di tali concetti; tutela e valorizzazione del paesaggio; informazione e formazione sulle buone pratiche agricole; sensibilizzazione rispetto a tecniche di gestione finalizzate alla tutela della risorsa idrica. In conclusione è emerso che in questo modo le aziende saranno stimolate alla comprensione dell’importanza dei problemi ambientali connessi alle principali pratiche agricole e pertanto accederanno alle misure del PSR preposte al raggiungimento di tali obiettivi.  A chiudere i lavori è stato il vicepresidente della Commissione Agricoltura in Regione Campania on. Erasmo Mortaruolo che ha ringraziato il gruppo di lavoro che ha realizzato questo importante progetto: “Ritengo davvero importante la presentazione di questo progetto che insiste sulla definizione degli assetti geologici, idrogeologici e idrologici del territorio telesino in funzione delle necessità e delle caratteristiche del reticolo idrologico. Sul tema idrico – afferma Mortaruolo – sono stato nel luglio 2015 firmatario del disegno di legge sul riordino del servizio idrico integrato e sull’istituzione dell’Ente idrico campano consapevole che fosse inderogabile lasciarsi ispirare da due principi: l’acqua come bene pubblico e il decentramento dei poteri di gestione dalla Regione ai Comuni singoli o associati. Quella legge è stata un risultato di straordinario valore per le famiglie oltre che per la gestione ordinaria del ciclo delle acque. Appare dunque fondamentale – ha concluso Mortaruolo – favorire percorsi virtuosi e sinergie fra operatori agricoli e portatori di interessi”.