tabula rasa 2 bisIeri mattina, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Napoli, Sez. XXIII, nei confronti di 4 indagati affiliati al clan ‘Sparandeo’ ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di estorsione con l’aggravante delle finalità mafiose.

 Il provvedimento del giudice di Napoli, accogliendo l’impostazione dell’Ufficio, stabilisce che gli indagati hanno compiuto, nel giugno 2014, un atto estorsivo nei confronti del titolare di una pizzeria sita a Ceppaloni, costringendolo a consegnare loro la somma di 800 euro.

 Le indagini, sia tecniche che dinamiche oltre a riscontri di natura documentale, hanno consentito di raccogliere concreti elementi probatori sui 4 destinatari dei provvedimenti, acclarandosi che Corrado Sparandeo, sebbene detenuto, continuava attraverso familiari a gestire il clan ed a dirigerne le attività illecite, soprattutto quelle di natura estorsiva tanto che, nell’ottobre 2014, era stato sottoposto allo speciale regime detentivo di cui all’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario.

 L’esecuzione dei provvedimenti cautelari è il risultato del proseguimento delle indagini che i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento hanno condotto sull’organizzazione criminale, già colpita a marzo 2014 dall’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, sempre su richiesta  della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nell’ambito dell’operazione denominata ‘tabula rasa’ nei confronti di 26 tra esponenti apicali ed affiliati al clan per il reato di associazione per delinquere finalizzato ad estorsioni, usura, traffico e spaccio di stupefacenti.

 L’episodio criminoso contestato oggi agli indagati dimostra che il clan Sparandeo’ continua ad essere egemone in città e nei centri vicini ed è tuttora temuto per gli atteggiamenti che caratterizzano le associazioni camorristiche, instaurando un clima di omertà, evidenziato anche nel corso dell’escussione dalla parte offesa, che non ha avuto il coraggio, per timore di eventuali ritorsioni, di denunciare gli autori delle richieste estorsive.

 Le persone arrestate sono: Corrado Sparandeo,nato a Benevento il 25.6.1986, ivi residente, detenuto presso il centro di reclusione di Milano-Opera; Italo Di Pietro, nato a Benevento il 2.1.1983, ivi residente, sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno in Benevento; Giuseppina Piscopo, nata a Benevento il 26.7.1984, ivi residente; Sparandeo Silvio, nato a Benevento il 9.4.1990, ivi residente.