Non è una novità, ma i numeri nero su bianco dell’Istat confermano anche nel 2013 la scomparsa lenta e progressiva dei sanniti beneventani. Il tasso di crescita totale della provincia di Benevento si ferma allo 0,4% contro una media regionale del 17,2%. A spingere la popolazione campana è l’immigrazione e le nascite nel napoletano. Mentre nel Sannio il rapporto tra nati e morti è un -3,3% – il dato più basso – la media regionale è lo 0,1% con Caserta all’1% e Napoli all’1,1.
In numeri assoluti, il saldo tra nati e morti è di 947 in meno. E’ come se fosse scomparso in un anno un paese come Santa Croce del Sannio. I nati vivi nel Sannio sono stati lo scorso anno 2.208, mentre i morti sono stati 3.155
L’incremento di popolazione, pari a 1.059 persone, compensa il dato precedente. Un risultato dovuto principalmente a spostamenti all’interno della regione, che sono oltre 6.700 mentre dall’estero solo 667. Verso altri comuni d’Italia sono partiti invece quasi seimila sanniti e 564 per l’estero. Per la precisione dunque 7.386 si sono trasferiti nella provincia beneventana e 6.327 sono andati via.
Dunque sempre meno sanniti, sostituiti sempre più da quanti scelgono di traslocare in una provincia che offre quanto meno una maggiore qualità della vita. Ma più banalmente è la saturazione della costa che spinge a spostarsi verso l’interno.