“Se siamo al cento per cento possiamo battere chiunque”. Filippo Inzaghi suona la carica e prepara la sfida con il Parma, match che può valere una buona fetta di salvezza. Il tecnico giallorosso ha annunciato di avere per la prima volta problemi di abbondanza e di non aver ancora deciso quale sistema di gioco adottare tra il 3-5-2 schierato contro la Juventus e il 4-3-2-1 che ha caratterizzato gran parte della stagione della Strega. 

Sui calciatori di ritorno dalle rispettive nazionali: “Tutti sono tornati bene, l’unico che mi preoccupava era Gaich per via del fuso orario. Sono tutti recuperati al 100%, sono pronti e non li considero infortunati. La mia formazione varierà solo in base alle scelte tecniche che dovrò fare”. 

Sul Parma di D’Aversa: “Dovremo avere l’atteggiamento di Torino, abbiamo una grande possibilità, lo sappiamo e abbiamo dimostrato di essere una grande squadra quando siamo al cento per cento”. 

Il modulo è ancora un’incognita a detta di Superpippo:  “Dipenderà dai giocatori che vorrò mettere in campo. Ventiquattro dei ventinove punti li abbiamo fatti col 4-3-2-1, vorrei sottolinearlo. E’ il sistema che abbiamo di più nelle corde, sappiamo che abbiamo anche l’opzione valida del 3-5-2 ora, ho un dubbio perché stanno tutti bene e deciderò domani mattina”. 

Raramente in stagione l’infermeria è stata così vuota:  “Manca solo Moncini, è l’unico che in questo momento non c’è. Abbiamo grande abbondanza, gli allenamenti con tutta la rosa a disposizione diventano molto più importanti. Sarà complicato domani sceglierne undici, ma durante la gara con le 5 sostituzioni avremo bisogno di tutti”. 

Uno dei dubbi sollevati in queste settimane riguarda la possibile convivenza tra Schiattarella e Viola:  “Su questo tema vorrei aprire una parentesi sulle condizioni di Viola, che è stato fermo quasi un anno. Va solo ringraziato per quello che sta facendo, avrebbe avuto bisogno di più tempo per recuperare. Schiattarella dopo il Covid non è tornato ancora al top, quando entrambi sono al top possono essere determinanti anche insieme”. 

Sulla Panchina d’Argento, riconoscimento con cui è stato premiato di recente: “E’ un premio che mi riempie d’orgoglio perché è attribuito dai colleghi e quindi vale doppio. Il premio però non è mio, va ad arricchire la bacheca del Benevento. L’avrebbe meritata anche Italiano dello Spezia che ha fatto una grande stagione”. 

I problemi di abbondanza condizionano inevitabilmente anche le scelte: “Avere l’imbarazzo della scelta è solo un vantaggio per noi. E’ un problema in più per me ma va bene così, dovrò fare qualche scelta in più. Voglio tutti concentrati perché a Torino abbiamo vinto una battaglia importante ma la guerra va ancora vinta”. 

Contro il Parma una sfida da non fallire: “Sappiamo che il Parma da gennaio è un’altra squadra, D’Aversa è bravissimo e gli acquisti del mercato invernale sono stati importanti. Però noi siamo consapevoli della nostra forza, quando siamo al top possiamo battere chiunque. Mi aspetto una grande gara dei miei giocatori”