Con la Cerimonia del Giuramento davanti al Consiglio Provinciale, riunito alla Rocca dei Rettori, si è ufficialmente insediato oggi il Presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, eletto lo scorso 31 ottobre.
Erano presenti tra le Autorità: la sen. Sandra Lonardo, il Questore Giuseppe Bellassai, il Colonnello Comandante dei carabinieri Alessandro Puel.
Dopo il formale accertamento da parte del Consiglio della insussistenza di causa di incompatibilità ed inconferibilità dell’incarico elettivo, il Presidente Di Maria ha declamato la formula di rito giurando fedeltà alla Costituzione ed alle leggi nell’assolvimento del proprio mandato e lavorando nell’interesse esclusivo del pubblico bene del Sannio.Dopo il formale accertamento da parte del Consiglio della insussistenza di causa di incompatibilità ed inconferibilità dell’incarico elettivo, il Presidente Di Maria ha declamato la formula di rito giurando fedeltà alla Costituzione ed alle leggi nell’assolvimento del proprio mandato e lavorando nell’interesse esclusivo del pubblico bene del Sannio.
Intervenendo quindi innanzi al Consiglio, Di Maria ha ricordato le vicende connesse alla approvazione della legge 56 del 2014 con la quale, ha detto, “si è pensato di stravolgere le Province senza pensare a quali fossero le conseguenze, consegnate agli effetti di un referendum futuro. Ritengo che le Province siano enti necessari per l’area vasta facendo da collegamento tra i Comuni, la Regione, lo Stato e l’Europa. Le Province devono essere rilanciate e chiederò all’interno dell’Unione delle Province, nei limiti delle mie competenze, la modifica della legge Delrio. I tagli di risorse finanziarie hanno fatto perdere la qualità dei servizi e la stessa dignità dei territori, innescando conseguenze non sostenibili e non sopportabili soprattutto per territori delle aree interne. Il Presidente deve essere eletto dai cittadini con un mandato pieno da parte degli elettori: è l’unico modo per gratificare il mandato politico di un amministratore. La legge 56 invece assegna solo al Presidente un ruolo operativo, senza decisioni collegiali. Per quanto mi riguarda, io non ho mai fatto scelte solitarie: per questo proporrò ad alcuni Consiglieri la responsabilità della delega e li coinvolgerò per scelte condivise nelle deliberazioni come era nelle competenze della ex Giunta. Nella provincia di Benevento ci sono tantissime problematiche, a partire da quella dei rifiuti: dopo l’incendio allo Stir di Casalduni e le previsioni che non ci lasciano sperare nullo di buono, è doveroso dedicarci a questo tema con un grande impegno. Spero che a breve riusciremo a mettere in campo la nostra idea e la nostra proposta su una problematica che dobbiamo condividere con tutti i Comuni, in primis con il capoluogo. Per l’edilizia scolastica ci troviamo di fronte a scelte difficili, col rischio di sbagliare quale che sia la nostra iniziativa. Anche qui va fatto un discorso con il Comune di Benevento cercando di trovare soluzioni ottimali per le criticità sul tappeto. Non è semplice ma dobbiamo ragionare con tutti per trovare insieme le soluzioni e cercare le sinergie istituzionali necessarie ad affrontare i problemi.
Sulla questione della sanità, purtroppo, andava svolto un intervento serio nel momento in cui si preparava il Piano sanitario regionale: chi aveva previsto che sarebbe stato sciagurato per i nostri territori ha purtroppo avuto ragione, mentre ha avuto torto chi aveva approvato quel Piano senza averlo capito. Per il rilancio dell’ente Provincia occorre serietà, concretezza e qualità progettuale, partendo dalla viabilità provinciale. Dobbiamo trovare soluzioni semplici ed attuabili nel breve periodo: ad iniziare dalla pulizia dell’alveo dei fiumi. Penso sia necessario confermare il ruolo delle Società partecipate: io immagino che Sannio Europa possa diventare Soggetto di assistenza tecnica della Provincia, così come pure il CST per affrontare con serietà il discorso delle innovazioni tecnologiche a servizio dei Comuni. Infine l’ASEA costituisce una grande opportunità per la diga di Campolattaro: dobbiamo valorizzare questa grande risorsa per il territorio. 

Il Consigliere Claudio Cataudo ha dichiarato: “sono sicuro che la Provincia come istituzione sopravviverà e per questo rilancio noi siamo pronti a lavorare, anche se il Pd ha accolto male il risultato elettorale a lui sfavorevole. È necessario riacquisire la centralità della Provincia come Ente, ma soprattutto come popolo sannita.
Il Consigliere Mario Pepe ha dichiarato: “C’è la necessità di una comunitaria esperienza di governo del territorio. Mi piace molto questa idea di una “para- Giunta” istituzionale, capace di coinvolgere i Consiglieri. In questa Provincia riusciremo a dare una azione di cambiamento e trasformazione se ci sarà una sinergia con il Comune: non si possono immaginare disarmonie e separazioni in tal senso. Dobbiamo rafforzare un rapporto con tutti i Sindaci, perché loro sono il sedimento della politica sul territorio. Mi fa piacere l’aria nuova venuta in questa Provincia anche caratterizzata dal sorriso del Presidente. Noi dobbiamo essere interlocutori forti della Regione che non applica gli stessi articoli del suo Statuto che chiamano la Regione a lavorare per ridare equilibrio alle diversità territoriali. Questo compito fondamentale e primario non viene assolto dalla Regione: dobbiamo dunque pretendere di essere ascoltati. Il Consigliere Giovanni Campobasso ha dichiarato: “Auguro a nome del Gruppo consiliare del PD buon lavoro al Presidente ed assicuro un confronto costruttivo per questa nostra terra da anni straziata. La nostra resta una opposizione ferma ma priva di polemiche”.
Il Presidente della Provincia Di Maria ha quindi annunciato di voler assegnare formalmente al più presto le deleghe ai Consiglieri ed ha voluto salutare il suo predecessore Claudio Ricci.
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella è quindi intervenuto a portare il saluto della Città: “Il Presidente Di Maria è motivato da una forte attenzione per i territori e per reggere l’urto e l’impazienza delle nostre comunità rispetto alla richiesta di risultati. La Banca Italia ha attestato un crollo del 20% del Pil sannita dopo l’alluvione: noi ci siamo forse cullati sulla solidarietà dopo quell’evento da parte dello Stato che però non c’è stata. C’è un problema evidente di forte depressione nelle aree interne della Campania. Le zone costiere non possono sopraffare le altre aree della nostra Regione. Dobbiamo cambiare questo stato di cose: le Regioni nascono per programmare il riequilibrio territoriale, cosa però non fanno. Non è accettabile che tutti i piccoli Ospedali della Provincia di Salerno vengano salvati e quelli della Provincia di Benevento no; così come non è accettabile che la Regioni assegni 3 milioni di Euro per le manifestazioni artistiche a Salerno e 100mila euro a Benevento”.