Partita deludente dei giallorossi che incassano la prima sconfitta del campionato, peraltro mortificante come dimensione, contro un Pescara che alla vigilia era in piena crisi con la panchina di Zauri traballante, ma che soprattutto è una squadra modesta, classica da centroclassifica. Basta pensare che nelle precedenti ultime quattro gare ne aveva perse ben tre. I biancazzurri hanno prevalso con il gioco e grazie ad una marcatissima superiorità a centrocampo dove hanno prevalso tecnicamente, tatticamente ed a livello numerico. Insufficiente la prestazione di tanti giallorossi. Dopo un primo tempo che ha visto i sanniti contratti, ma tutto sommato controllare il match, anche se si era palesata l’inferiorità nella zona nevralgica a livello di manovra, nella ripresa c’è stato il crollo totale con il primo gol a dire la verità molto bello dell’ex Ledian Memushaj che è riuscito a penetrare centrale con un dialogo strettissimo con l’indemoniato Machin. Poi è stato proprio quest’ultimo a mettere a segno una doppietta a suggellare una partita perfetta e proprio nel recupero è arrivato anche il poker che ha fatto diventare ancora più mortificante la battuta d’arresto con il rigore realizzato da Riccardo Maniero per un fallo a dire il vero inesistente di Caldirola su Memushaj. Emblematico che il Benevento in un solo tempo ha incassato quattro reti, di cui tre in soli ventinove minuti, in pratica più delle precedenti otto giornate (solo tre). Dei sanniti a dire il vero non è piaciuto nulla. Senza idee, slegati e soprattutto con l’attacco che non cercava mai la profondità, nel secondo tempo gli uomini di Inzaghi sono letteralmente crollati una volta passati in svantaggio e va ricordato anche che per la prima volta in questa stagione i beneventani si sono trovati sotto. Se è stato solo un incidente di percorso oppure il venire fuori di certe problematiche che solo per una questione di episodi a favore finora non si erano registrate lo vedremo nelle prossime gare. La cosa positiva è che mercoledì già si torna in campo contro la Cremonese e quindi ci sarà la possibilità di cercare il pronto riscatto e vedere se Pescara sarà presto dimenticata. Ricordiamo del resto che il Benevento nonostante tutto resta ancora al comando.
Pescara-Benevento 4-0
Pescara (4-3-1-2): Fiorillo, (46′ Kastrati); Ciofani, Bettella, Scognamiglio, Masciangelo; Busellato, Palmiero, (79′ Bruno), Memushaj; Machin; Borrelli, (70′ Maniero), Galano. A disp. Bocic, Brunori, Campagnaro, Del Grosso, Di Grazia, Drudi, Ingelsson, Pavone, Zappa. All. Zauri
Benevento (4-4-2): Montipò; Maggio, Tuia, Caldirola, Letizia; Insigne, (79′ Vokic), Hetemaj, Viola, Improta, (58′ Schiattarella); Coda, Sau, (71′ Armenteros). A disp. Basit, Del Pinto, Di Serio, Gori, Gyamfi, Manfredini, Sanogo. All. Inzaghi
Arbitro: Baroni di Firenze 4°uomo D’Ascanio
Reti: 47′ Memushaj, 53′ Machin, 76′ Machin, 93′ Maniero su rigore
Note: Spettatori 8.000 circa dei quali 1.331 tifosi del Benevento presenti in curva sudAmmoniti: Borrelli, Busellato, Machin, Maggio, Tuia