ricordoIntensa giornata, quella vissuta ieri, presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento.
Valori civili e politici, rispetto della dignità umana e della identità culturale e storica: questi i temi di una ‘lezione’ particolare tenuta fuori dalla scuola.
Alcune classi del Liceo Classico ‘Pietro Giannone’ e del Liceo Scientifico ‘Gaetano Rummo’ di Benevento hanno indetto presso la sede della Provincia dal suo Presidente, Claudio Ricci, con il patrocinio della Prefettura e con la collaborazione del Circolo Culturale ‘Manfredi’ e della giornalista Enza Nunziato che, nella Commemorazione, hanno coinvolto le due Scuole Superiori con i docenti Donato Faiella e Lucia De Nunzio.
“La legge dello Stato che ha introdotto nel 2004 questa Commemorazione è una riparazione per anni e anni di silenzio sui torti, sui drammi, sulle tragedie che si consumarono ai danni di nostri fratelli, di cittadini italiani, vittime dell’ideologia, della realpolitik, della Guerra Fredda, di un mondo diviso in Blocchi e della debolezza politica del nostro Paese. Quanto accadde allora fu molto grave; fu uno delle troppe pagine nere del secolo scorso, pagina che per noi italiani avrebbe dovuto essere dolorosa e non solo perché perdemmo con i Trattati di Pace del 1947 le Terre all’Oriente della nostra Penisola”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente Ricci nell’introdurre i lavori cui hanno partecipato il Questore Borrelli, i Comandanti provinciali dei Carabinieri, Vasaturo, della Guardia di Finanza Migliozzi, della Polizia provinciale, Mongillo. Presenti, inoltre, i consiglieri provinciali Franco Damiano e Renato Lombardi; i sindaci di Amorosi, Campolattaro e Guardia Sanframondi, il segretario provinciale della Uil, Fioravante Bosco; il Segretario Generale e la Dirigente della Provincia, Franco Nardone e Pierina Martinelli. Ricci ha continuato affermando che la vicenda dell’Istria, con tutte le sue contraddizioni e le colpe della nostra politica, “a me ricorda la tragedia greca dell’Antigone perché, come in quella antica opera, essa si basa sul conflitto tra le leggi della morale e quella dello Stato. Purtroppo, se le schiere dei partigiani titini si sono macchiati di gravissimi crimini contro l’Umanità quando gettarono nelle foibe un numero difficilmente calcolabile di nostri concittadini e cacciarono dall’Istria e dalla Dalmazia oltre 300mila persone, anche noi italiani abbiamo le nostre responsabilità. Infatti, consentimmo che quei delitti fossero commessi e poi li uccidemmo una seconda volta allorché ci dimenticammo dei nostri fratelli istriani e li accusammo di essere tutti fascisti”. “Io mi auguro – ha concluso il Presidente – che questa giornata particolare per i nostri studenti sia per lo utile a capire meglio la storia italiana ed europea”.
E’ quindi intervenuto il Questore Borrelli che ha esortato i ragazzi ad esercitare la memoria storica per creare un futuro migliore; il Comandante Migliozzi ha invece ricordato le impressioni personali, fortissime ed indelebili, da lui vissute nei primi anni della sua carriera a pochi chilometri dalla foiba di Basovizza. Anche il Segretario provinciale della Uil, Bosco ha voluto esaltare i valori civili della giornata.
Quindi la giornalista Nunziato ha trasmesso in sala una lettera che le ha scritto la saggista e scrittrice, profuga istriana, Anna Maria Mori, per dare atto alla comunità beneventana e sannita di aver voluto affrontare con i ragazzi il tema del ‘Giorno del Ricordo’.
Sono quindi intervenuti gli studenti del ‘Giannone’ e del ‘Rummo’ che hanno letto in sala alcuni bravi di Autori che hanno raccontato la tragedia dell’Istria.
Ha chiuso i lavori il docente Faiella, il quale ha invitato in particolare i suoi allievi ad approfondire le proprie conoscenze su quella pagina di storia.