“E’ la speranza che rinasce. Quattro Regioni, un solo cuore. I suoi Battiti li sentiremo anche qui a Foglianise in questa nuova edizione della Festa de Grano che celebrerà, nel 2017, la bellezza ferita dei luoghi colpiti dal terremoto. Un viaggio nel rinomato patrimonio artistico, culturale naturalistico che lega per affinità territoriale, spirito e identità condivisa l’Abruzzo, il Lazio, le marche e l’Umbria”. Queste le parole del sindaco di Foglianise, Giuseppe Tommaselli, il quale ringrazia i maestri della paglia, per aver scelto insieme all’amministrazione comunale e al Comitato Festa, di far rivivere e al contempo di far conoscere, i beni culturali danneggiati dal sisma del 24 Agosto e del 30 Ottobre 2016 che sono i simboli di un’identità che rischia di andare perduta.

“La nostra Festa del Grano avrà realmente una prospettiva se insieme all’abilità artistica dei nostri Maestri della Paglia saprà coniugare la tutela del patrimonio fisico e quello immateriale che è la nostra più grande riserva aurea. A quanti ci onoreranno della loro presenza, il prossimo 16 agosto, vogliamo offrire la possibilità di conoscere il nostro infinito patrimonio culturale, paesaggistico, architettonico, enogastronomico, agricolo e immateriale per rilanciarlo nel resto del mondo. Serve oggi più che mai un percorso identitario per acquisire la conoscenza, la coscienza e la consapevolezza di ciò che siamo, di quello che abbiamo e in che direzione vogliamo orientare il nostro futuro.

La Festa del Grano che da quattro secoli rafforza il culto verso San Rocco, ascolta il battito di vita di quell’Italia ferita e lo fa riecheggiare nel mondo. Tutto questo è il frutto di un popolo geniale che sfida se stesso e crea manufatti di autentico valore artistico e morale.

La festa de Grano di Foglianise diventa così luogo privilegiato nel quale far abitare idee, sentimenti, valori di un popolo straordinario, laborioso e moderno. Nel cuore della Campania Felix diventa così uno spazio immateriale in cui ritrovare l’essenza stessa di un popolo che vuole lasciarsi animare dalla bellezza e dalla spiritualità. Nei giorni della Festa per gli abitanti di Foglianise nulla ha più valore se non il brivido di un rito antico che viene riproposto con autenticità e passione. Tra modernità e tradizione, sacro e profano, meraviglia artistica e valenza sociale con la sua antica arte dell’intreccio Foglianise brilla ancora UNA VOLTA SUL PALCOSCENICO DELL’ECCELLENZA E DELL’AUTENTICITA’. Grazie a quanti, con impegno e passione, si stanno prodigando per la buona riuscita della kermesse, riconosciuta quale Grande Evento di rilevanza internazionale della Regione Campania. Tra le novità di quest’anno merita menzione il protocollo d’intesa con la Casa Circondariale di Benevento e la cooperativa NCIS per la realizzazione di un carro in paglia a opera dei detenuti.

A sfilare sarà anche il carro realizzato del Forum dei Giovani, una nuova e preziosa realtà che si è costituita di recente anche a Foglianise che promuove l’apprendimento dell’arte e della lavorazione della paglia, Organizzando come da programma diverse manifestazioni .

Ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Casorate Sempione che hanno voluto offrire in dono i fiori realizzati per la festa di San Tito che andranno ad abbellire le strade di Foglianise durante la manifestazione

Ci sarà poi il “carro” che celebrerà i 165° anniversario della fondazione della Polizia di Stato che sarà successivamente, donato al Sig. Questore della Provincia di Benevento, Dott. Giuseppe Bellassai, quale segno di riconoscimento per la quotidiana azione che la Questura p0orta avanti, nei nostri territori, per assicurare sicurezza e legalità. Voglio ringraziare il Presidente del Parco Regionale del Taburno-Camposauro per farci rivivere il giorno 19 la “Festa della Trebbiature” tradizioni antiche che hanno caratterizzato la nostra terra dal 900. Siamo tutti parte di puzzle. Frammenti che alla fine compongono un solo progetto: abbiamo il diritto ma anche il dovere di condividere una domanda di bellezza con il resto dell’umanità. Quei territori feriti devono rinascere dalle loro eccellenze, dalla loro bellezza, dai loro paesaggi densi di colore, più belli di prima. Con la collaborazione di tutti. Perché, la cultura, è patrimonio di tutti.