Le elezioni europee sono state lo spartiacque annunciato. Ma a raccogliere i frutti di una campagna elettorale giocata tutta in chiave interna è solo uno: Matteo Renzi. Gli italiani hanno voluto dare un segnale forte, tributando un voto quasi plebiscitario al Partito democratico. L’antagonista del premier, Grillo, ne esce con le ossa rotte e lo slogan “Vinciamo noi” non è riuscito ad evitare una botta impressionante: il Pd ha praticamente doppiato il M5S, 40,8% contro il 21,1%.

Nel Sannio, come capita spesso, è andato in scena tutto un altro film. Il Partito democratico del sottosegretario Del Basso De Caro si ferma al 34,7% in provincia, in città agguanta quasi il 37%. Un dato sannita per il Pd sotto di quasi 5 punti rispetto alla media nazionale. Ma il risultato indiscutibile è il successo personale di Clemente Mastella, che con 12.451 preferenze porta Forza Italia al 27,5%, oltre 10 punti sopra la media nazionale. Più basso il dato in città dove Fi si ferma al 22. Frenata in media con il dato nazionale per il Movimento 5 Stelle, che nel Sannio è al 21,09%, mentre nel capoluogo è il secondo partito con il 25,8%. Non sfonda il partito dell’ex ministro Nunzia De Girolamo, pur raccogliendo in provincia quasi il 6,6% dei voti. Un risultato che dimostra un buon radicamento nei paesi, ma non all’altezza di una lista guidata da un capogruppo parlamentare. E a tormentare i sonni dell’ex ministro c’è anche il pessimo risultato del capoluogo dove, nonostante la presenza di Bello e Santamaria, si ferma al 3,5%.

SFOGLIA I RISULTATI