Il quarto rapporto ‘Agromafie’ sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare sarà presentato mercoledì, 17 febbraio 2016 alle ore 9.30 al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, sede Coldiretti, in Via XXIV Maggio, 43.
L’agroalimentare rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita con un pericoloso impatto non solo sul tessuto economico ma anche sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sull’intero territorio nazionale, come dimostra l’inedita analisi sul grado di penetrazione per singola regione, da Nord a Sud.
I lavori saranno introdotti da Gian Carlo Caselli, presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, al quale seguiranno la presentazione di Gian Maria Fara, presidente Eurispes, e gli interventi di Andrea Orlando, Ministro della giustizia, Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giovanni Legnini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Le conclusione saranno del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
La stesura del quarto Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia è stata resa possibile anche grazie al contributo proveniente dalle Forze dell’ordine, dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul territorio a salvaguardia del comparto agroalimentare. Hanno tra gli altri assicurato la presenza Tullio Del Sette, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Alessandro Pansa, Capo della Polizia, Nunzio Antonio Ferla, Direttore della Direzione investigativa antimafia, Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato, Luciano Carta, Comandante dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza.
In occasione dell’avvio della prima campagna istituzionale di contrasto al fenomeno dell’italian sounding saranno smascherati i prodotti scovati sui mercati esteri più significativi che erodono quote di mercato al vero Made in Italy agroalimentare.