Difficile da credere, ma vero. Il Benevento ha perso, ancora, e questo non fa notizia. Ciò che più ha rammaricato i supporters giallorossi non è la sconfitta in sé, ma come – ancora una volta – essa si è manifestata: all’ultimo respiro. Prima una clamorosa illusione, poi l’ennesimo tuffo nel baratro, che sembra, orma,i consuetudinario. La sentitissima gara col Sassuolo si è rivelata lo specchio dell’intera stagione, fin’ora, dei Sanniti: un campionato intriso di gioie smorzate da un’incredibile sfortuna e da continui fallimenti.
Lanciatissimo dalla gara all’ ‘Allianz Stadium’, il Benevento si è presentato ad uno dei tanti fondamentali scontri diretti con un disperato bisogno di sbloccarsi e di trovare i primi punti. L’inizio non è stato dei migliori: il Sassuolo è parso più ordinato, mentre la Strega ha faticato parecchio nell’impostare il proprio gioco. Dopo dodici minuti, Matri ha fallito un diagonale mancino da buona posizione. Il Benevento, dal canto proprio, si è reso pericoloso per la prima volta al 22’, con Ciciretti, ma il suo tiro a giro è terminato largo. Diciassette minuti dopo, però, i giallorossi sono tornati alla carica. D’Alessandro è riuscito a servire Chibsah in area, il centrocampista ha impiegato troppo tempo a liberare il suo tiro e, quando è riuscito a farlo partire, non ha centrato incredibilmente la porta. Ad un minuto dalla fine del primo tempo, però, il Sassuolo ha avuto un’occasione ghiottissima. Su uno spiovente in area deviato, la palla è giunta verso Ragusa che, a porta vuota, da due passi, è riuscito a calciare alto per via di un rimbalzo non calcolato della sfera.
Avrebbe potuto tirare un sospiro di sollievo, il Benevento, credendo magari anche di essere stato graziato, senza sapere, però, cosa gli sarebbe capitato nella ripresa.
Sì, perché nella seconda frazione la squadra di De Zerbi sembrava non esser scesa proprio in campo. Alla prima azione, infatti, Ragusa si è subito reso pericoloso con un contropiede sciupato a tu-per-tu con Brignoli, con un destro largo. Ma l’incredibile si è verificato intorno al quarto d’ora di gioco. Prima, una dormita difensiva ha favorito l’assist di Politano per Matri che, davanti al portiere, ha tirato fuori; poi, il danno irreparabile. Brignoli, pressato alto, ha preferito regalare la palla al Sassuolo, piuttosto che spazzarla via; Missiroli ha ringraziato l’avversario, servendo dentro l’area Matri che, da due passi, ha dovuto solo appoggiare in rete per siglare il vantaggio nero-verde. Il Benevento, però, si è scosso e, con una nuova carica, dettata dall’ingresso in campo di Parigini, è tornato all’attacco. Al 64’, infatti, la stessa ala neo-entrata ha liberato al tiro Chibsah da pochi metri, ma il tiro del ghanese è stato sorprendentemente respinto in angolo da Consigli. Sullo stesso angolo, però, il Benevento non ha perdonato una difesa confusionaria del Sassuolo: sul tiro-cross di Ciciretti si è avventato Armenteros che, deviando la sfera, ha segnato il gol del pari. Da quel momento in poi, si è perso completamente il filo logico della partita. Nel miglior momento del Benevento, Letizia ha steso Ragusa e si è beccato il secondo giallo, lasciando i suoi compagni in dieci. Assalto del Sassuolo? No. Dopo la disparità numerica, la prima buona occasione l’ha avuta Viola, liberando un buon sinistro dalla distanza, respinto da Consigli, a sette minuti dalla fine. Dopodiché, il Benevento ha cercato di buttarsi in tutti i modi la zappa sui piedi. Al 91’, Costa ha deviato inspiegabilmente con la mano un cross in area, procurando un clamoroso rigore al Sassuolo, del tutto gratuito. Il malumore era già calato sul ‘Vigorito’, abituato alle disfatte dei propri beniamini negli ultimi minuti. Eppure, dal dischetto, Berardi ha colpito la traversa. Gioia, grida, un boato ha invaso il terreno di gioco. Nel penultimo minuto di recupero, Falcinelli ha colpito di testa e la palla è stata toccata da Brignoli ancora sulla traversa. Il Benevento si è salvato di nuovo, incredibilmente, nello stupore e nell’angoscia dei tifosi di casa. Tutta gioia effimera. Perché proprio quando sembrava di aver scampato la beffa,quando il primo storico punto sembrava esser dietro l’angolo, ecco l’urlo dei giallorossi strozzato in gola: corner di Berardi, zuccata di Peluso e palla in rete all’ultimo respiro. Pazzesco, semplicemente pazzesco. Dopo un gol regalato da Brignoli al Sassuolo, dopo essere rimasti in dieci ed aver evitato di subire l’1-2 grazie all’aiuto del montante – soprattutto in occasione dell’ingenuo rigore causato – il Sassuolo ha trovato l’ormai solito gol strappa-speranze per i beneventani, valso 3 punti.
E così, dunque, il Benevento completa il filotto di 13 sconfitte in 13 partite: più di un terzo di campionato senza sbloccare quella casella che, chissà ancora per quanto, vicino la voce ‘punti’, recita uno spaventoso ‘0’.

BENEVENTO: Brignoli; Letizia, Antei, Costa, Di Chiara; Chibsah (67′ Venuti), Viola, Cataldi; Ciciretti (90′ Lazaar), Armenteros, D’Alessandro (60′ Parigini).
A disp.: Belec, Djimsiti, Gravillon, Del Pinto, Memushaj, Lombardi, Coda, Puscas. All.: De Zerbi
SASSUOLO: Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini (61′ Sensi), Magnanelli (90′ Falcinelli), Missiroli; Politano, Matri, Ragusa (72′ Berardi).
A disp.: Marson, Pegolo; Lirola, Goldaniga, Rogerio, Adjapong, Mazzitelli, Cassata, Scamacca. All.: Bucchi
ARBITRO: sig. Mazzoleni di Bergamo
RETI: 57′ Matri, 65′ Armenteros, 94′ Peluso
NOTE: Ammoniti – Letizia, Magnanelli, Costa, Armenteros. Espulsi: Letizia.

Francesco Maria Sguera per CorriereSannita