Quattro gol, prima vittoria in gare ufficiali, belle giocate e soprattutto la conferma che la squadra ha un’anima che si è notata sin dai primi secondi di gioco quando ha attaccato con vigore e voglia gli avversari dimostrando di voler vincere, di voler scacciare fantasmi e andare alla prima sosta della stagione con il cuore in pace, senza rimpianti o critiche. Insomma, tante indicazioni positive, ma attenzione a non illuderci o esaltarci più di tanto perchè il Cittadella visto al Vigorito tatticamente e come collettivo non è nemmeno la squadra B di quello ammirato nei play off come dimostrano del resto il ruolino in coppa Italia e nel debutto al Tombolato contro lo Spezia. Ma onestamente a noi degli avversari non ci importa più di tanto e dobbiamo guardare in casa nostra dove brilla in maniera evidente l’attacco. Non per i quattro gol, assolutamente. Ieri sera è venuta fuori la forza di un reparto offensivo che ha individualità che da sole fanno la differenza e che potrebbero risultare fondamentali per centrare il sogno promozione. Marco Sau dalla Sardegna, il talento Roberto Insigne, l’ispanico Massimo Coda e il folcloristico Samuel Armenteros in questa categoria sono devastanti. Con le loro giocate, specie palla a terra o con ripartenze sono semplicemente devastanti per qualsiasi difesa ed allora da buon attaccante farà bene Pippo Inzaghi per il futuro di organizzare e preparare la squadra per sfruttare al meglio le loro enormi potenzialità. Qualcuno potrà eccepire che tutto questo a Pisa non è emerso. D’accordo. Proprio perchè gli attaccanti non sono stati mai serviti e la squadra non era stata preparata funzionalmente a loro. Significa che a centrocampo basta ed avanza un suggeritore (vedi Viola) e gli altri devono essere interditori o uomini di corsa proprio per consentire agli attaccanti di essere lucidi e pronti a far male e non sfiniti in lavoro di filtro. La sensazione che poi dovrà essere verificata è che anche l’allenatore alla luce di questo successo cambierà a partire dai prossimi match anche perchè un Tello sulla fascia è uno spreco con tutta quella corsa e dinamicità che riesce a conferire al reparto di centrocampo quando viene schierato da interno. Ecco, sono queste le cose che danno gli equilibri come da qualche settimana predichiamo noi e tanti altri appassionati della Strega. Mi fermo così, perchè è giusto godersi questo primo bel trionfo, restando sempre con i piedi ben piantati per terra con qualche piccola riflessione nell’augurio che sul mercato si facciano quelle operazioni per rendere la rosa ancora più competitiva ed obiettivamente basta poco.
Benevento, la prima vittoria nel segno di un attacco che ha individualità da altra categoria e una ritrovata voglia di far bene
