30.4.2016 non sarà mai un giorno qualunque. Questo giorno non sarà mai normale, ma regalerà sempre una emozione un ricorso incancellabile come ha scritto nel suo post su facebook oggi Andrea De Falco. Quattro anni fa la fine di un incubo. Nessuno più ci credeva ed a maggior ragione gli stessi tifosi, quelli delle delusioni più cocenti e mortificanti. Il Benevento  era un po’ la barzelletta a livello di sfortuna… Mai stato in B… Poi il riscatto, con una stagione da favola. Una squadra ed uno staff tecnico che ci hanno regalato la vera storia, ci hanno restituito dignità calcistica con pieno merito nell’anno più difficile dove senza la B ci sarebbe stato il fallimento, cominciato con la paura di non iscriversi e l’iniziale disimpegno di Oreste Vigorito che aveva lasciato la presidenza a Fabrizio Pallotta, dando un contributo come sponsor con l’Ivpc e non venendo più allo stadio fatta eccezione per il giorno della B proprio il 30 aprile. Amministratore unico in quella stagione un signore della provincia di Napoli, l’alluvione, le difficoltà come confessato dagli stessi calciatori che inizialmente dovevano autotassarsi per comprare acqua e pomate. Prezioso il ruolo ed il lavoro di Alessandro Cilento autentico tuttofare in quell’anno con scelte azzeccatissime. Poi finì come nessuno avrebbe potuto mai immaginare. Se qualcuno avesse provato a scrivere quella favoletta non sarebbe stato così bravo nemmeno con la fantasia per quanto è stata bella nella realtà.

Quella squadra, quei ragazzi che in ogni partita giocavano soli contro tutti e davano anima e corpo sospinti a partire da dicembre quando tutta la città capì di che pasta erano fatti da una intera popolazione quella sannita. Per sempre, gli immortali. Ghigo Gori, Peppe Mattera, Enrico Pezzi, Fabio Lucioni, Walter Lopez, Fabrizio Melara, Andrea De Falco, Lollo Del Pinto, Emanuele Padella, Amato Ciciretti, Fabio Mazzeo, Karamoko Cisse,  Alessandro Marotta, Tiziano Mucciante, Michele Troiani, Alessio Campagnacci, Leandro Vitiello, Federico Angiulli. Grazie di cuore a tutti e in particolare a Gaetano Auteri, indimenticabile che con il gioco, il lavoro, lo spettacolo riuscì a firmare un primo posto incredibile a far diventare leggendario quel Benevento.

30.04.2016 resterà sempre la vittoria più bella e genuina. La rivincita di un popolo che per decenni ha tentato di raggiungere il suo sogno e che tante volte ci è arrivato ad un passo. Una squadra della città, un rapporto tifosi squadra eccezionale, senza primedonne ma con uomini con attributi, un allenatore top della categoria che avrebbe meritato di continuare anche in B e poi un pubblico caldo e passionale. Passeranno gli anni ma quel giorno non sarà mai dimenticato come ognuno degli autori di quella entusiasmante cavalcata. E dopo quel giorno si sono aperte le porte del Paradiso del calcio, ma senza quel giorno non ci sarebbe stato futuro. La promozione più bella, giornate irripetibili come quel Catania-Benevento 1-3, Benevento-Casertana 6-0, Benevento-Catania 1-0 con il gol di Campagnacci che fece piangere di gioia per minuti e minuti dodicimila anime giallorosse con uno dei boati più lunghi di sempre, Martina Franca-Benevento 0-1 e poi la favola Benevento-Lecce 3-0.