franci-samnium-flavorsL’unione fa la forza: tre giovani sanniti puntano sul fare rete nel Sannio per espandere il food & wine di casa nostra in Italia e all’estero. Scopriamo il progetto “Samnium Flavors” spiegato attraverso le parole di uno dei tre soci, Mario Niola.

Ci racconti la Samnium Flavors e l’idea che ne è alla base?

Come si intuisce dal nome stesso, la Samnium Flavors è una struttura ideata da me e da altri due sanniti, Umberto e Vincenzo Zitani e creata per promuovere ed espandere l’agroalimentare sannita in Italia e all’estero. E’ nata dalla volontà di valorizzare i prodotti tipici della tradizione artigiana del nostro territorio e diffondere la nostra cultura agroalimentare e culinaria che non può e non deve essere dimenticata. Abbiamo una tale ricchezza di risorse enogastronomiche, territori, tradizioni produttive tramandate negli anni che meritano di essere apprezzate nel mondo. L’idea è quella di fare da ponte tra le nostre realtà aziendali e gli operatori stranieri potenziali compratori delle nostre eccellenze agroalimentari sfruttando un concetto semplice ma efficace: l’unione fa la forza. Le nostre imprese, pur avendone le intenzioni, incontrano molte difficoltà economiche ed organizzative nell’intraprendere un percorso all’estero. Racchiuse sotto un unico brand, invece, hanno maggior potere contrattuale nei confronti di importatori e buyer e possono dividersi le spese necessarie. Diamo un supporto operativo alle nostre aziende che vogliono espandersi in Italia e all’estero in maniera competitiva e lo facciamo in due modi: attraverso il canale diretto degli importatori all’estero e con l’apertura di punti vendita in location strategiche italiane attraverso i quali promuovere e vendere l’agroalimentare Made in Sannio.

Quali sono i prodotti inseriti nel vostro network e quelli più amati e apprezzati all’estero?

Selezioniamo con estrema cura i prodotti in base a caratteristiche qualitative e produttive ma soprattutto in base alla tipicità e riconoscibilità del prodotto come sannita che risulta così davvero attrattivo ed identificativo del nostro territorio. Abbiamo una vasta selezione: dai lattiero-caseari ai salumi, dal vino alla pasta, dall’olio extravergine d’oliva ai prodotti da forno e dolciari. Solo per citarne alcuni, tra le nostre eccellenze abbiamo l’olio extravergine d’oliva monovarietale dalla cultivar ortice, la culaccia sannita, lo spumante di Falanghina, il torrone di Benevento e così via. Inoltre, siamo gli unici a poter vantare una crema di nocciole nata da una ricetta unica e segreta dopo lunghe ed appassionanti ricerche e che non può essere riprodotta da nessun altro sia per le materie prime utilizzate sia per il processo produttivo che rimane top secret. Vogliamo differenziarci dagli altri e puntare solo sulle migliori produzioni 100% sannite.

Per quanto riguarda l’estero, dalle nostre esperienze è emerso chiaramente che se un prodotto viene valorizzato bene attraverso iniziative di tasting, eventi tematici, momenti di formazione e di divulgazione del nostro territorio poi il consumatore compra non solo il prodotto promosso ma anche quelli che gli si abbinano proprio perché dello stesso territorio, insomma tutto il famoso “Paniere”. Il prodotto trainante all’estero è chiaramente il vino ma molto ricercati sono anche la pasta, la mozzarella e i salumi, questi ultimi molto differenti nei sapori e nei profumi da quelli del Nord Europa.

Non solo estero però: di recente avete aperto un gourmet shop tutto sannita a Menaggio. 

Anche se questo lungo periodo di crisi economica spinge i consumi interni al minimo storico, abbiamo deciso di investire ugualmente in Italia. Abbiamo individuato una zona altamente turistica allo scopo di intercettare quella fascia di consumatori italiani con un potere di acquisto maggiore e con una maggiore cultura del vino e dell’enogastronomia in generale oltre che, ovviamente, flussi di turisti stranieri. Così il primo maggio scorso abbiamo inaugurato a Menaggio – cittadina sulla sponda occidentale del Lago di Como – “L’Officina del Gusto”, un punto vendita e degustazione di prelibatezze dell’agricoltura sannita che, in un solo mese di attività, ci ha già regalato grandi soddisfazioni. Per attirare pubblico e divulgare adeguatamente la cultura del food & wine sannita, organizziamo momenti di tasting e di spiegazione dei nostri prodotti attraverso abbinamenti innovativi e ricercati e serate a tema.

Quali sono in progetti futuri? Aprirete altri gourmet shop?

L’idea è quella di esportare il format de “L’Officina del Gusto” non solo in altre zone d’Italia ma anche in alcune città europee ritenute strategiche, come Dublino, Cracovia, Londra, Zurigo e così via. Speriamo di poter creare un network di punti vendita dell’enogastronomia sannita sempre più consolidato.

Quanto è stato difficile implementare il vostro network e coinvolgere le aziende del Sannio?

All’inizio molto difficile. La più diffusa obiezione da parte delle aziende nei nostri confronti è stata quella di un’idea poco innovativa e destinata al fallimento. Così ci siamo messi in gioco in prima persona acquistando direttamente i campioni necessari per partecipare a fiere ed incontri BtoB con importatori esteri, in tal modo siamo riusciti a non pesare sulle imprese. Solo investendo direttamente ed in prima persona siamo riusciti ad andare avanti e ad acquisire credibilità: oggi le imprese aderenti al nostro network sono circa una ventina.

Puntare sull’unione per diventare forti è dunque l’idea che salverà il Sannio?

Credo proprio di sì. E’ palese come una delle difficoltà maggiori per le imprese italiane e sannite che vogliono esportare è proprio quella di non avere i numeri per essere competitivi sia in termini quantitativi sia in termini di investimenti da effettuare e di capacità organizzative e gestionali. In tal senso fare rete può essere la spinta propulsiva per il Sannio a patto però che ognuno di noi abbia il proprio ruolo e faccia la propria parte: noi siamo pronti a promuovere e diffondere il nostro territorio e le sue eccellenze, le aziende, da parte loro, devono garantire la qualità dei prodotti ma soprattutto un pizzico di volontà in più ad investire tempo e risorse nella nostra idea.