Si è appena conclusa la presentazione della Sezione Scultura ‘Sarcofagi e Ritratti’ e del bookshop del Museo del Sannio. L’inaugurazione in anteprima di questi nuovi splendidi spazi museali, ricavati all’interno delle sale attigue al Chiostro di Santa Sofia, accesso dal lato sinistro di piazza Matteotti, rientra nel complesso programma di valorizzazione del museo intrapreso dalla Provincia nel 2009. I frutti di tali interventi di ammodernamento e di ampliamento si sono attuati prevalentemente a cominciare dal 2010, con la creazione della pinacoteca nelle settecentesche sale dell’ex Palazzo Casiello, ospitante importanti opere dei più rappresentativi artisti del ‘900. Gli interventi hanno portato poi al restyling della sezione longobarda del Museo, al trasferimento della sezione egizia presso il Museo Arcos, ove sono ora raccolti tutti i reperti provenienti dal Tempio beneventano di Iside ed alla creazione di un percorso di visita ai pulvini del Chiostro di Santa Sofia in 3D. E’ stato anche istituito un biglietto unico per la visita al Museo del Sannio, al Complesso di Sant’Ilario ed al Museo Arcos.
“Quest’ultimo passo”, compiuto con la creazione della nuova sezione del Museo e del bookshop – afferma Cimitile -“Contribuisce a dare rinnovato prestigio a quello che, dal 2012, non è più un museo locale, bensì regionale. Molti i passi fatti e tanti quelli ancora da fare, nonostante le critiche degli oscurantisti che non vedono di buon occhio l’investimento, in questi tempi, nella cultura e nel turismo. Ebbene, a costoro, spinti forse a parlare seguendo logiche più personali che collettive, rispondo oggi che, nonostante un bilancio sempre più stretto e fatto solo di tagli, sono orgoglioso di presentare il nostro nuovo lavoro. Altro desiderio nel cassetto, e colgo oggi l’occasione per renderlo pubblico affinché s’inizi a lavorare per la sua concretizzazione, è l’apertura di un laboratorio-scuola del Museo. Continuare a percorrere questa strada significa contribuire ad incrementare non solo l’offerta turistico culturale della nostra città, ma anche la sua economia”.
Dello stesso parere il vicesindaco, Del Vecchio, che auspica una continua e sinergica collaborazione tra gli Enti così da creare una rete di servizi utile ai cittadini ed ai turisti che sempre più numerosi giungono in città.
Proprio sul tema della sinergia tra Provincia e Comune si è centrato l’intervento di Del Basso De Caro. Il Sottosegretario di Stato afferma: “Abbiamo ereditato un immenso patrimonio artistico-culturale purtroppo sottoutilizzato, penso a Palazzo Paolo V, al Teatro Comunale, al Villa Dei Papi. Benevento è un grande museo all’aperto e la carta della cultura è la sola che possiamo e dobbiamo giocarci per ampliare davvero l’offerta turistica.
L’incontro è terminato con la visita alla splendida sezione archeologica condotta dalla Dottoressa Nava, direttrice e responsabile scientifica del Museo del Sannio. “Purtroppo i Beni Culturali – ha detto Nava – hanno vissuto spesso in passato situazioni di conflittualità con gli Enti locali e ciò ha portato al contestatissimo ‘Decreto Franceschini’ che ha consentito alle Sopraintendenze di surclassare gli Enti locali. Ciò che si è compiuto a Benevento dimostra però che qualcosa è cambiato e sta cambiando soprattutto quando, come nel mio caso, ci si trova a concertare con persone che hanno idee così illuminate circa la gestione dei beni culturali e a lavorare con professionisti così altamente specializzati”.
A conclusione di questo piacevole incontro, che ha lasciato tutti i presenti attoniti alla vista di reperti archeologici di così elevata bellezza e fiduciosi che la nostra città possa davvero diventare fiore all’occhiello del turismo nazionale, rimandiamo a settembre l’ufficiale apertura del bookshop, utile a completare il piacere legato alla visita del Museo con quello di conservare il ricordo delle emozioni vissute con un originale ricordo.
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