L’auditorium del Museo del Sannio di Benevento, ha accolto, ieri pomeriggio, la presentazione del libro “La vita, tanti numeri… poche operazioni” (La Stamperia del Principe, 2021), opera prima di Sara Mauta.

L’autrice, una maturanda liceale con la passione per la scrittura ed il giornalismo, si è cimentata in un racconto indirizzato principalmente ai suoi stessi coetanei, primi destinatari del romanzo, con i quali ha snocciolato un dialogo serrato sulla dimensione vera della vita; quella che è dato cogliere quando problemi e difficoltà sembrano prendere il sopravvento sulla quotidianità di adolescenti che spesso restano un enigma per i propri familiari.
Un groviglio di situazioni sentimentali, familiari, economiche ed esistenziali che la penna di Sara riporta ad unità attraverso le figure dei due protagonisti del romanzo: una giovane coppia destinata a misurarsi con la severa routine della quotidianità dopo essersi promessi però amore eterno.
Durante il piacevolissimo incontro, allietato per altro dalle note di Lucio Lazzaruolo e Raffaele Villanova, la promessa della narrativa ha accolto le domande di Anna Cappuccio, docente di lettere classiche. La professoressa ha chiesto all’autrice che l’avesse spinta a scrivere, se la scuola è stata presente e se c’è stato un docente che ha riconosciuto la sua dote.

con un colpo di scena ha poi dichiarato di essersi ispirata all’apprezzato Niccolò Ammaniti il quale, nei suoi romanzi, affronta problemi quotidiani e generazionali che l’hanno spinta a riflettere sulla società che la circonda.
Lunga vita da scrittrice dunque a questa giovane e sensibile donna che ha dimostrato, nei fatti, che gli adolescenti di oggi non sono solo tutti social e storie, ma sono anche protagonisti critici ed acuti di questi tempi difficili da interpetrare.