A febbraio scorso il Fronte Sannita a Difesa della Montagna e l’associazione Altrabenevento, hanno presentato un esposto alla magistratura per bloccare la costruzione di un impianto eolico di 19 grandi pale su terreni di grande interesse ambientale, paesaggistico e produttivo nel territorio del Comune di Morcone che, peraltro, prevede l’abbattimento di 310 alberi su terreni pubblici.
Il cantiere fu occupato da un gruppo di ambientalisti guidati da Pinuccio Fappiano, da anni coerentemente impegnato contro l’eolico selvaggio sui monti del Sannio. Successivamente, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica, dispose il sequestro preventivo del cantiere anche a causa della mancata presentazione del PAF (Piano Assestamento Forestale), atto indispensabile per ottenere l’autorizzazione da parte della Regione Campania.
Contro il provvedimento di sequestro hanno presentato ricorso la società interessata alla costruzione, Dotto Morcone srl, e il Comune di Morcone, che evidentemente ha rinunciato a tutelare l’integrità delle aree protette dalla Comunità europea e gli interessi degli allevatori e degli agricoltori morconesi. I Giudici del Riesame hanno disposto il dissequestro del cantiere (le motivazioni sono state depositate da alcuni giorni) sulla base di considerazioni e pareri contraddittori della Regione Campania, assolutamente inaccettabili ai quali si aggiungono ulteriori elementi di critica al progetto.
Per questi motivi, Altrabenevento e Fronte Sannita per la Difesa della Montagna, e numerosi cittadini di Morcone, hanno presentato una formale denuncia, a firma degli avvocati Sandra Sandrucci e Filomena Fusco, alla Procura della Repubblica di Benevento. Intanto il cantiere per la realizzazione dell’impianto rimane comunque fermo, sempre su richiesta dei denuncianti, perché la Valutazione di Impatto Ambientale vieta qualunque lavori nel periodo aprile-giugno a tutela degli animali e delle piante presenti in zona.