Secondo l’ultimo studio della Uil, il 4° dell’anno 2014, nel mese di aprile sono state autorizzate oltre 86,8 milioni di ore di cassa integrazione, con una diminuzione rispetto al mese precedente del 13,3%.
Analizzando i dati su scala provinciale, riguardo l’erogazione delle ore di cassa integrazione, la Uil di Benevento evidenzia che sul territorio sannita nell’aprile 2014, sono state autorizzate 114.809 ore di cassa integrazione ordinaria. Mentre sono 226.000 le ore di cassa integrazione straordinaria erogate. Somministrate, poi, 201.537 ore di cassa integrazione in deroga, con un totale di 542.346 ore. Nel marzo 2014, le ore di cassa integrazione ordinaria risultavano pari a 119.384. L’indicatore della straordinaria segnava 30.993 ore. Le distribuite in deroga ammontavano a 80.301 per un totale di 230.678 ore. L’analisi evidenzia, dunque, che alla differenza dei dati comparati marzo/aprile 2014 corrisponde una percentuale di -3,8 per gli ammortizzatori sociali ordinari, +692,2 per la cassa integrazione straordinaria e +151,0 per quella in deroga. Totale complessivo di +135,1%. Disponibile anche il confronto tra il mese di aprile 2013 con 222.594 ore totali di cassa integrazione contro le 542.346 ore del mese di aprile 2014, con un incremento considerevole del 143,6%.
“Il Sannio – osserva Fioravante Bosco, leader della Uil sannita – avrà sempre più bisogno di ammortizzatori sociali poiché le imprese hanno una sofferenza strutturale. Sarà colpa delle istituzioni locali, litigiose e impresentabili, della debolezza del sistema delle imprese, ma sta il fatto che un numero sempre maggiore di lavoratori viene espulso dal mondo produttivo e avviato alla precarietà permanente. O il sistema Sannio si attrezza o i diecimila posti di lavoro in meno del 2013 diventeranno rapidamente ventimila”.
I dati confermano a livello nazionale una situazione di grande sofferenza del nostro sistema d’impresa. Alla diminuzione della cassa integrazione ordinaria e in deroga, infatti, si contrappone un aumento di quella straordinaria, che indica la strutturalità della crisi che stanno attraversando molte delle nostre aziende. Inoltre, la flessione della cassa integrazione in deroga, che tra marzo e aprile di
quest’anno è stata del 36,3% (calo che in termini tendenziali è stato del 46,4%) non rappresenta il quadro reale delle necessità delle imprese, soprattutto piccole, perché è fortemente condizionata dal ritardo nell’erogazione delle risorse, peraltro “già disponibili” (anche se insufficienti per il 2014) che le Regioni, le imprese e, soprattutto, i lavoratori attendono ormai da molti mesi. Tali ritardi stanno determinando un’insostenibile situazione di disagio sociale, la cui unica risposta non può che essere l’immediata emanazione dei decreti ministeriali di riparto delle risorse. Risorse, queste, che paradossalmente, serviranno prioritariamente a coprire i sussidi relativi all’anno 2013 e, probabilmente, solo i primissimi mesi del 2014.