La fucilata del tedescone Oliver Kragl aveva fatto illudere tutti in un’altra notte trionfale con il poker di vittorie, invece così non è stato perchè il Benevento dopo il vantaggio gradualmente ha lasciato il match in mano ai “ramarri” che grazie alla specialità della ditta (i gol su palle inattive) sono riusciti a pareggiare con l’ex Michele Camporese che come l’anno scorso al Vigorito col Foggia sempre di testa ha castigato la difesa sannita. Tutto sommato un pareggio giusto che serve a muovere la classifica ma fa perdere il primato anche se dopo cinque giornate non conta più di tanto la classifica. Ma diciamo che i tre punti avrebbero consentito di far crescere autostima e consapevolezza nei propri mezzi. I sanniti hanno cercato nella ripresa più volte il gol, ma anche il Pordenone non è stato a guardare specie dall’alto della superiorità numerica a centrocampo, ma questa non è una novità per una squadra, quella sannita che con le potenzialità che ha almeno sulla carta potrebbe e dovrebbe avere vita più facile. Per il Pordenone di Tesser è il primo pari in campionato e tra le mura amiche, visto che alla Dacia Arena finora ci avevano lasciato le penne Frosinone e Spezia due grandi del campionato che però sono in piena crisi.
Pordenone-Benevento 1-1
Pordenone (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Camporese, Barison, De Agostini; Mazzocco, (71′ Gavazzi), Burrai, Pobega, (50′ Pasa); Chiaretti; Ciurria, (56′ Strizzolo), Monachello. A disp.: Jurczak, Stefani, Vogliacco, Semenzato, Misuraca, Zanon, Bassoli, Candellone, Zammarini. All.: Tesser
Benevento (4-4-2): Montipò; Maggio, Antei, Caldirola, Letizia; Tello, (74′ Hetemaj), Viola, Del Pinto, (56′ Insigne), Kragl; Coda, Armenteros, (66′ Sau). A disp.: Manfredini, Gori, Sanogo, Tuia, Improta, Basit, Gyamfi, Di Serio, Vokic. All.: Inzaghi
Arbitro: Serra di Torino (Pagliardini di Arezzo e Tardino di Milano). Quarto uomo Ayroldi di Molfetta
Reti: 12′ Kragl, 40′ Camporese
Ammoniti: Maggio, Hetemaj, Almici, Chisretti, Strizzolo, Monachello