leopappDomani, alle ore 18.00, presso l’Arte/Studio Gallery di via Sant’Agostino 15, a Benevento, s’inaugura la personale dell’artista Leopapp dal titolo ‘Graffiti’ . La mostra, che ha come direttore artistico Mario Lanzione, durerà fino al 21 aprile prossimo e sarà visitabile il martedì e il giovedì, dalle 17:00 alle 19:00.

Le opere recenti di Leopapp, rappresentano una sorta di esplorazione delle vibrazioni e tensioni che affiorano dal tessuto urbano, sempre più caotico e multietnico. Una passeggiata nel caos di scritte e graffiti, immagini, slogan di un labirinto frenetico ed affascinante delle metropoli. Un turbinio meticciato dell’attuale mondo multiculturale, dove la comunicazione sfocia, spesso, in messaggi ambigui e contraddittori. E’ il racconto di simbologie, codici moderni, segni incasellati in un mosaico intenso di energia che ravviva colori ed icone raffiguranti il misterioso linguaggio delle city contemporanee.
Per Leopapp, la pittura è la sua maniera per manifestare la propria personalità e dialogare con gli altri. Usa i colori acrilici densamente, unitamente ad altre misture, come mezzo, propaggine espressiva di stati d’animo, di immagini interiori, rappresentazioni fantastiche, ricostruzioni cromatiche e plastiche allo stesso modo.
Dalla fantasia creativa all’immaginazione, direttamente, senza archetipi prefissati, fuori dagli stereotipi, in una prospettiva diversa, nel tentativo di riempire ogni spazio vuoto, ogni dimensione con colori e forme semplici, quasi primitive. Nei suoi viaggi pittorici si colgono i segni di pianeti, immagini, frammenti di meteoriti, tutto è espressione del bisogno di superare la divisione tra corporeo e psichico, tra realtà ed immaginazione. E’ una pittura senza frontiere, davanti ad un mondo frenetico che si fonde nello sgretolarsi del linguaggio convenzionale per ritrovare e ricostruire nuovi spazi di libertà, in un continuo racconto carico di emotività ed umanità. Intinge, mescola colori, cerca simboli, nella immensa conca tumultuosa e irrefrenabile che è questo mistero chiamato ‘vita’.
Con le sue opere astratte, in un gioco di nascondere per svelare, rende visibile l’invisibile. Lascia che sia il visitatore con la sua immaginazione a scoprire il lato celato ed a trovare i segreti che si annidano in ogni suo lavoro. La sua pittura tende ad illuminare attraverso varie marcature cromatiche oppure mediante le luci notturne, i soggetti o le pulsioni profonde che agitano in generale la vita e non solo quella dell’artista.
Quella di LeoPapp, solo apparentemente informale e minimalista , è un’ arte dotata di una grande carica comunicativa sul mondo contemporaneo, che si rifà anche al linguaggio della pubblicità, ad una narrazione radicale sull’utilizzo e la funzione degli spazi urbani. E’ un intriso di modernismo metropolitano, una specie di “street art” e di astrattismo a tratti surreale, con varie sorgenti d’ispirazione che richiamano espressioni di graffitismo, writer urbani, murales, ma anche rituali sciamanici, simbologie e figure preistoriche di notevole impatto emotivo. Una riflessione critica sulle evoluzioni del mondo globale. L’artista è alla continua ricerca di diverse sperimentazioni pittoriche e materiche. Sempre più marcato nei suoi recenti lavori è la ricerca sui temi attinenti il sociale e sul ruolo anche di denuncia che l’opera d’arte può palesare.

Leonardo Pappone, in arte ‘LEOPAPP’, nasce nel 1958 a Montefalcone di Val Fortore, da oltre un decennio vive a Campobasso. Avvocato e pubblicista, approccia giovanissimo con la pittura in modo del tutto istintivo, spontaneo, da autodidatta, partecipando a mostre estemporanee e concorsi nei quali riscuote consensi significativi. Da quando nel 2013 ha ripreso a cimentarsi con l’arte ha tenuto varie mostre personali e partecipato a rassegne collettive e concorsi nazionali ed internazionali, nei quali ha ricevuto significativi riconoscimenti.