Quello che possiamo fare per la nostra casa comune che abitiamo dipende soltanto da noi, da noi e dalle nostre scelte responsabili per tutelare le nostre risorse più preziose e per tutelare, così, anche noi stessi. A partire dai piccoli gesti quotidiani. In occasione della Giornata della Terra, il percorso di sensibilizzazione ambientale promosso dalle Azioni Cattoliche parrocchiali di Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Civitella Licinio e San Lorenzello ha deciso di focalizzare la propria attenzione, da qui ai prossimi giorni, sul mondo dell’apicoltura. Le api, come sappiamo, sono fondamentali per la vita sulla Terra. Più del 40% delle specie di invertebrati, in particolare api e farfalle, che garantiscono l’impollinazione, rischiano di scomparire, minacciate da pesticidi, perdita di habitat, monocolture, parassiti, malattie e cambiamenti climatici; in particolare in Europa il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione (IUCN, 2015). Senza di esse molte specie di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l’impollinazione artificiale. Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Addirittura uno studio pubblicato su ScienceDirect prevede che nel 2119 gli insetti potrebbero perfino non esistere più in quanto il numero totale di essi diminuisce ogni anno del 2,5%. Un ritmo di estinzione otto volte più veloce rispetto a quello registrato per mammiferi, uccelli e rettili. A farne le spese sono l’ambiente, il nostro cibo e l’agricoltura. Le api, in particolare, infatti, non producono solo miele: dalla loro opera di impollinazione dipende un terzo degli alimenti che consumiamo abitualmente – come mele, fragole, pomodori e mandorle – e la produttività del 75% delle nostre principali colture agricole. Oltre che per il discorso sull’impollinazione, le api sono anche indicatori preziosi dello stato di salute di un ecosistema, nonché autentiche sentinelle dell’inquinamento ambientale. Nella loro azione di raccolta di nettare e polline, infatti, fanno anche da “swiffer catturapolvere”, catturando appunto polveri atmosferiche, comprese quelle sottili e ultrasottili, responsabili di seri disturbi per la nostra salute. Ecco perché EarthBeath apre le porte alla testimonianza di alcuni apicoltori che svolgono la loro attività sul nostro territorio. Uno sguardo per far conoscere, confrontarsi e promuovere un mondo che forse diamo per scontato, ma che, in realtà, tanto scontato non è. EarthBeath, inoltre, ha aderito alla campagna stopglobalwarming.eu, che ha l’obiettivo di raccogliere 1 milione di firme entro il prossimo 22 luglio per chiedere alla Commissione Europea di discutere la proposta di tassare le emissioni di Co2. Infatti ben 27 premi Nobel ritengono che tassare le emissioni, principali responsabili dell’innalzamento della temperatura media globale, sia una misura essenziale per contrastare i cambiamenti climatici e il loro impatto sugli ecosistemi subacquei e terrestri. Il tesoretto ricavato dalla tassazione andrebbe poi utilizzato per alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori e a finanziare anche la ‘transizione ecologica. E’ possibile firmare la proposta sul sito www.stopglobalwarming.eu