camera-commercio-beneventoIl consigliere della Camera di Commercio di Benevento, Ignazio Catauro, interpella il Consiglio camerale per affrontare la questione dei compensi al Segretario Generale e per la salvaguardia del patrimonio monetario dell’Ente.

In una nota, il consigliere Catauro, così scrive: “A poco meno di 2 mesi dalle dimissioni del Presidente Masiello ricordo che la precedente Giunta e il Consiglio camerale hanno condiviso le forti preoccupazioni sulla sorte di quei circa 17 milioni di euro costituenti il cosiddetto ‘tesoretto’ della Camera di Commercio di Benevento. Le determinazioni del Consiglio camerale dello scorso 30 aprile esprimono forti preoccupazioni in merito. Nel merito dell’interpellanza odierna ritengo che il compenso annuale di circa 250 mila euro al Segretario Generale risulti essere veramente eccessivo. Sta di fatto che della questione, non essendo tra l’altro io un giurista, ne ho interessato le competenti Istituzioni di controllo e vigilanza che mi stanno fornendo rassicurazioni e riscontri in merito al ripristino del pieno ed incondizionato rispetto delle norme in coerenza. Per altro il rinnovo dell’incarico al medesimo Segretario Generale, per un periodo di 5 anni mentre è prassi di rinnovarlo per un massimo di 3 anni, rappresenta una ‘grave inopportunità’. Detto atteggiamento da parte della Giunta camerale, come già riferito, espone l’Ente al rischio di danno erariale, nel caso la Camera dovesse essere accorpata e la figura del Segretario Generale eliminata prima dello scadere del mandato, considerato che si è indotta una ‘vantaggiosa posizione risarcitoria’ a vantaggio del Dott. Coppola. La volontà espressa dalla Giunta camerale in merito al rinnovo della figura del Segretario Generale, pertanto, è stata oggetto di segnalazione come meritevole di indagini ed approfondimenti.
Per quanto riguarda l’istituto cassiere, vorrei conoscere perché anni fa si è proceduto ad espletare le medesime scelte di oggi fra Istituti di credito dalle molteplici origini, mentre oggi si decide di eseguire delle scelte atte a ‘salvaguardare’ il tesoretto camerale attraverso l’individuazione di sole banche tra quelle primarie sul territorio nazionale, forse neanche tutte presenti nella nostra provincia. Trattasi della costruzione dei soliti incastri tra burocrazia ed interpretazione, spesso personalizzate, di leggi e regolamenti che nascondono un’azione amministrativa poco trasparente non garante della buona gestione del denaro pubblico. Decidiamo tutti insieme oggi di ordinare, all’organo amministrativo dell’Ente, di coadiuvare e di non ostacolare il processo di migrazione del tesoretto camerale che dovrà avvenire prima del ferragosto, affidandolo in mani sicure.
Colleghi amministratori, siete a conoscenza che l’Ente non provvedeva ad eseguire le liquidazioni a moltissimi imprenditori di svariati contributi sebbene concessi sin dall’anno 2010? Ebbene, con una lettera dello scorso 3 luglio, accusavo l’Ente degli enormi ritardi nella liquidazione di contributi concessi per la partecipazione a Fiere e Mostre, per far sì che in poco più di 15 giorni si sia provveduto finalmente alla loro liquidazione. Tutto ciò è facilmente visibile dallo stesso sito internet istituzionale dell’Ente, nella sezione dedicata all’Amministrazione trasparente. Chiedo, pertanto, di porre in essere ogni azione atta all’avvio di procedimenti ed azioni disciplinari nei confronti dei responsabili del ‘fallimento morale ed etico’ della Camera di Commercio di Benevento e la definitiva soppressione di premi e riconoscimenti sin troppo ‘ricchi’ a solo danno delle imprese. Occorre anche procedere, senza alcun ulteriore indugio, a rideterminare compiti, funzioni e retribuzioni del Segretario Generale che, tra l’altro, non può essere in alcun modo controllore di se stesso sia direttamente che attraverso la costruzione programmata di regolamenti e atti che garantirebbero la legittimità solo agli occhi di chi non vuol vedere”.