Niente da fare. Ancora una volta la burocrazia batte la logica, l’elasticità, il buonsenso per 3-0… Il parcheggio dei distinti resterà chiuso anche sabato in occasione del debutto casalingo contro il Cittadella per una sfida dove si prevedono, esagerando una ventina di tifosi veneti al seguito e che quindi non è assolutamente a rischio ordine pubblico. Inutile la generosa corsa contro il tempo ed alla ricerca di assicurazioni e carteggi che hanno fatto tecnici comunali in collaborazione con quelli del Benevento Calcio. I vari organi preposti alla sicurezza si sono espressi negativamente nonostante la costruzione, il collaudo e l’apertura della nuova stradina allo svincolo della superstrada e nonostante la costruzione di due reti di recinzione per metterla in sicurezza ed evitare che gli automobilisti potessero approvvigionarsi di pietre… La barriera resterà desolatamente abbassata e le migliaia di tifosi che occupano settori curva sud, distinti e curva nord dovranno continuare nelle lunghe processioni per recarsi allo stadio come avviene da oltre due anni.

La nuova richiesta è l’installazione di una barriera con contaposti elettrica. In pratica alla luce della diminuzione del parcheggio per rispettare una vecchia circolare, non potranno essere più di 450-500 e le forze dell’ordine vogliono che venga effettuato un controllo rigido ed affidabile al mille per mille, senza nemmeno la minima deroga. Per la prossima partita casalinga contro il Cosenza si conta di installare questa barriera, e contestualmente dovranno essere delimitati gli stalli con i relativi posti auto. Ma purtroppo non è finita perchè sono state chieste ulteriori prescrizioni ed alla luce della questione deflusso venuta fuori in queste settimane si paventa addirittura una diminuzione dell’agibilità dagli attuali 16.500 circa a 13.500, ma è una ipotesi che speriamo non si avveri e che sarebbe mortificante anche alla luce dei recenti lavori fatti dal Comune, ma anche dallo stesso Vigorito come l’installazione dei sediolini per portare lo stadio ai parametri Uefa e  far aumentare la capienza. Ci fermiamo così attendendo altri eventi e sperando in un pizzico di elasticità che viene attuata sempre nel rispetto delle leggi in tanti stadi anche di serie A o B come Parma, Bergamo, Pisa, Castellammare di Stabia, Chiavari, Firenze e compagnia che sorgono in mezzo ai palazzi, tra i centri abitati…

A questo punto incrociamo le dita.

fotoinfosannionews.it