Il 15 ottobre del 2015 il Sannio, ma soprattutto Benevento città e varie zone della provincia, a causa delle abbondanti piogge della notte precedente, fu colpito da una disastrosa alluvione: un evento catastrofico sia in termini economici che di vite umane. Fu messa in ginocchio l’economia di un intero territorio, furono distrutte e chiuse intere aziende, centinaia di abitazioni private furono rese inagibili, e, purtroppo, la furia delle acque si portò via tre vite umane. Furono giorni tristi e drammatici, ma furono anche giorni in cui i beneventani e i sanniti dimostrarono all’Italia intera, grinta e forza di volontà. La voglia di rinascere e di ridare normalità ad una vita stravolta da una notte di pioggia incessante fu tale che tutti si rimboccarono le maniche e cominciarono subito a spalare fango e macerie, aiutati presto da una straordinaria ondata di solidarietà che convogliò in città gli «angeli del fango», tanti giovani provenienti dalla provincia e non solo.
Ma furono anche giorni di accuse forti alle istituzioni nazionali, ree di essere state assenti e quasi indifferenti rispetto al dramma che un popolo intero stava vivendo. La disattenzione istituzionale e mediatica dei primi giorni dell’alluvione furono, a dire il vero, ben presto recuperati. Dal Governo nazionale e dalla Regione arrivarono nei giorni successivi impegni e primi stanziamenti di somme per emergenza alluvione: la politica tutta si mobilitò assumendo impegni (spesso mancati) e giurando di fare tutto il possibile (in alcuni casi non muovendo un dito). La cronaca delle promesse mancate e degli impegni mantenuti è tutt’ora oggetto di discussione e di resoconto da parte dei media locali.
A noi tocca solo evidenziare un piccolo, quanto singolare episodio, che nella bailamme politica e mediatica seguita agli interventi post alluvione, ha interessato anche il Comune di Ceppaloni.
Anche se toccato marginalmente dagli eventi alluvionali di quei giorni (la cronaca locale non riportò notizie in merito a danni subiti da privati), la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il dipartimento della Protezione civile, hanno inserito il territorio di Ceppaloni nell’area interessata dagli eventi alluvionali: questo ha reso possibile l’accesso da parte dei privati e delle attività produttive che avevano subito danni nel corso dell’alluvione dell’ottobre 2015, alle misure di sostegno messe in campo dal governo. Infatti, anche l‘Ente Comunale di Ceppaloni, in attuazione della Delibera del Consiglio dei Ministri del 28.07.2016, attivò l’istruttoria finalizzata alla concessione di contributi a favore dei soggetti privati (con la modalità del finanziamento agevolato) e delle attività economiche e produttive che hanno subito danni a seguito degli eventi alluvionali verificatisi il 15.10.2015. Già questo fatto a noi, magari poco attenti, è sembrato un po’ anomalo, anche tenuto conto che il Sindaco di Ceppaloni, con un comunicato stampa del 21.10.2015, nell’esprimere la solidarietà alle persone colpite dall’alluvione, dichiarava la sua intenzione di proporre in sede consiliare di donare alle aziende che ne avessero fatto richiesta i lotti di terreno di proprietà del Comune di Ceppaloni situati nell’area P.I.P. in zona fondo valle sabato, così implicitamente affermando che le nostre zone non avevano subito danni apprezzabili.
Comunque, la peculiarità di questa storia sta tutta nel finale: la Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile della Regione Campania, con nota del 27 gennaio 2017, ha comunicato all’Ente comunale di Ceppaloni l’elenco dei beneficiari con l’importo del finanziamento agevolato concesso (elenco mai reso pubblico): ad avere accesso a questa misura di sostegno per il ripristino dei danni all’abitazione hanno avuto diritto due sole persone. Due cittadine del nostro Comune. Una di esse ha avuto diritto ad un contributo, nella forma di finanziamento agevolato, di 68mila euro, l’altra di 60 mila euro.