affreschi-sabarianiIl Comune Capoluogo ha incassato un duro colpo con il mancato finanziamento al progetto di recupero dei noti affreschi dei Sabariani. A margine della notizia è intervenuto l’assessore Picucci.

“In riferimento alla mancata approvazione del progetto riguardante il recupero degli affreschi dei Sabariani – scrive Picucci – è forte il rammarico per l’esclusione dalla graduatoria dei progetti approvati. Ribadendo con convinzione che il progetto fosse di assoluta qualità, ritengo, però, che le partite si possano vincere o perdere: l’importante è giocarle. Deprecabile è non cogliere le opportunità come, ad esempio, la mancata candidatura a capitale della cultura. Bisogna ricordare, infatti, che gli stessi amici politici del consigliere Di Dio, entro fine maggio, hanno ufficializzato la manifestazione di interesse alla candidatura, sbandierandola ai quattro venti nel corso della campagna elettorale, ma non hanno dato seguito, entro il 30 giugno, alla compilazione della scheda tecnica da allegare. Si ricorda che il 30 giugno era la data di insediamento della Giunta e quindi la responsabilità è in calce alla vecchia amministrazione che, fino all’ultimo, ha pensato a questioni ben più importanti come, ad esempio, la nomina in extremis di due componenti nel Consiglio di Amministrazione Gesesa. Naturalmente, il sottoscritto, insieme al sindaco Clemente Mastella, ragionerà su altre opportunità di finanziamento per la risoluzione della problematica relativa al recupero degli affreschi”.

Sull’argomento, poi, è intervenuto anche il capogruppo della lista ‘Del Vecchio Sindaco’, Italo Di Dio che si è chiesto, in una nota stampa, dove sia finita la grande capacità amministrativa del Comune: “Nuovo esempio di gestione e programmazione ‘virtuosa’ da parte del Comune di Benevento. Il progetto presentato alla Regione Campania che prevedeva il restauro della chiesa e degli affreschi di San Marco dei Sabariani con una richiesta di contributo di 200mila euro – rivela Di Dio – non è stato ammesso a finanziamento. La motivazione è totalmente racchiusa nel punteggio assegnato dalla commissione regionale al progetto, che nel caso di quello predisposto dal Comune di Benevento non è andato oltre il 22. Una cifra ben lontana dai 50 punti che rappresentavano il minimo richiesto, invece ampiamente superato da altri comuni della provincia sannita come Morcone e Melizzano. Solo pochi giorni fa Mastella esaltava la grande capacità progettuale della sua amministrazione (omettendo che il Governo Renzi aveva finanziato, praticamente a scatola chiusa, tutti i progetti sul bando periferie senza escluderne neppure uno), e oggi si ritrova con un progetto – dal titolo estremamente originale (“Benevento Storia e Cultura”, non ci avranno dormito la notte per trovarne uno così efficace) – 140esimo nella graduatoria dei 193 esclusi, finendo 17 punti dietro, tanto per fare un esempio, anche al Comune di Summonte. Nel frattempo l’occasione per recuperare un importante sito archeologico è andata a farsi benedire a causa della supponenza e dell’improvvisazione che contraddistinguono l’operato di coloro che ci amministrano. A luglio l’assessore Picucci si riempiva la bocca rispondendo stizzito al sollecito di alcune associazioni, rifiutando ogni tipo di collaborazione e parlando sempre al singolare. ‘Sto lavorando ad un progetto che possa intercettare fondi utili per la riqualificazione’ aveva detto, evidenziando tutto l’egocentrismo che caratterizza gli uomini scelti da Mastella per il Governo della nostra comunità. Ebbene considerato il fallimentare risultato ottenuto da quel progetto, a Mastella e Picucci non resta che chiedere scusa alla città e anche a quelle associazioni che, saggiamente, avevano fiutato il pericolo. Mastella, che nel suo intervento a reti unificate, parlando del finanziamento per il bando periferie si era dato bell’otto al compito, stavolta si è beccato un bel tre. Pertanto consigliamo a lui e a Picucci di mettersi a studiare seriamente e di farsi anche un corso accelerato di umiltà”.